Vibo, vandali tagliano l’albero dedicato a Giovanni Falcone: la città si ribella
Il mondo dell’associazionismo, con a capo Libera, e dell’imprenditoria, le organizzazioni sociali e tanti cittadini si sono associati alla ferma condanna espressa dal sindaco Maria Limardo «per questo odioso atto di vandalismo»
Il post del sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo sul taglio dell’Albero della legalità, piantumato – alla presenza delle massime autorità istituzionali tra cui il prefetto Roberta Lulli, il procuratore Camillo Falvo e il colonnello Bruno Capece – all’interno della scuola “Don Bosco” del capoluogo, ha suscitato un moto di ribellione nella comunità vibonese.
Il mondo dell’associazionismo con a capo Libera, il mondo dell’imprenditoria, le organizzazioni sociali e tanti cittadini si sono associati alla ferma condanna del primo cittadino «per questo odioso atto di vandalismo. Un vero e proprio moto di ribellione – si legge in una breve nota dell’amministrazione – si è da subito scatenato, rinnovando in ogni coscienza l’impegno nella lotta per la legalità e per i diritti. Ed allora il Comune di Vibo Valentia intende raccogliere questo sussulto di legalità proveniente dalla comunità vibonese per organizzare, in collaborazione con tutte le associazioni e agli uomini e alle donne di buona volontà, una manifestazione per testimoniare – conclude la nota – l’impegno per la lotta alle mafie e per ricordare Falcone e Borsellino e il loro sacrificio, per la legalità piantando un nuovo albero, tanti nuovi alberi, ovunque ci sia il rischio di infiltrazioni mafiose».