Contratti di sviluppo, escluso dai progetti il recupero della Tonnara di Bivona
La riqualificazione dell’antica struttura della frazione marina non fa parte delle schede progettuali presentate dall’amministrazione del capoluogo alla Regione Calabria
Il Comune di Vibo Valentia ha recentemente presentato alla Regione Calabria (il termine ultimo, infatti, per l’inoltro delle schede progettuali era stato fissato al 15 dicembre scorso), non senza un corollario di polemiche, le schede progettuali per i Cis (Contratti istituzionali di sviluppo) per una cifra complessiva che tocca i 190 milioni di euro. I progetti – lo ricordiamo – sono stati inviati alla Regione Calabria, in quanto tocca proprio all’amministrazione regionale svolgere un’azione di coordinamento e una preselezione degli interventi che tenga conto dell’armonizzazione con la propria programmazione. Mentre l’Agenzia per la coesione territoriale ha il ruolo di autorità che gestisce e assicura le funzioni del responsabile unico del Contratto e ad Invitalia spetta invece il ruolo di “soggetto attuatore” e di supporto tecnico al tavolo, mentre la Regione Calabria ha il ruolo di aggregatore delle proposte veicolate dagli enti territoriali e di primo “hub” di selezione. [Continua in basso]
Esclusione della Tonnara di Bivona
Nella prima zona d’intervento, avente come area di interesse la “Città portuale”, non sono stati previsti progetti per il recupero dell’antica Tonnara di Bivona, omissione che non ha mancato di suscitare il rammarico dello studioso Antonio Montesanti, da sempre in prima linea per il recupero e la valorizzazione del bene storico-architettonico.
«Abbiamo fatto proposte all’amministrazione comunale di Vibo valentia – afferma Montesanti – suggerito interventi, fatto capire gli errori e gli orrori delle procedure, dei finanziamenti chiesti con il copia-incolla e niente. Dicono che le cose sono cambiate, che i progetti sono tanti, poi apprendiamo che il Comune non inserisce la Tonnara di Bivona tra le schede dei Cis, delibere di giunta che omettono l’assenza di alcuna concessione, enti a cui la Tonnara viene data a loro insaputa. La verità purtroppo- continua risoluto lo studioso – è un’altra e dobbiamo dircelo: Non si vuole che quei luoghi siano luoghi di partecipazione, inclusione identitaria, condivisione del mare e della terra, di affrancamento culturale di un’intera comunità costiera. Si vuole che quei luoghi rimangano ancora anonimi, infrequentabili. La verità è che i 5.061 giorni trascorsi inutilmente sono il frutto di un passo avanti e tre indietro, una prassi amministrativa che da anni si fa sul Museo del Mare, una melina burocratica che sembra rispondere con efficacia al diktat di chi controlla e vuole conservare dominio e il consenso del territorio. [Continua in basso]
E infine da Antonio Montesanti giunge l’ennesimo e accorato appello all’amministrazione comunale del capoluogo per il recupero definitivo dell’antica struttura della frazione marina: «Basta con le furbizie utili a renderci tutti vittime. Aprite il Museo della Tonnara di Bivona».
Le precisazioni di Russo
Registriamo e riportiamo le precisazioni fornite dall’assessore Giovanni Russo:
«Senza polemica alcuna, mi trovo costretto ancora una volta a riportare la verità sui giusti binari. L’amministrazione comunale di Vibo Valentia, a differenza di quanto affermato, ha inserito un importante intervento riguardante la Tonnara. Sommessamente mi permetto di riportare di seguito una sintesi della relazione:
Parco Letterario Tonnara. Si intende realizzare una Mostra all’interno della struttura e all’esterno verso il mare. Il progetto prevede la ristrutturazione della Tonnara e l’allestimento della Mostra permanente, la realizzazione di una piazza con pavimentazione in calcestruzzo granulato che, avvicinandosi al mare, diventa rarefatta assumendo i connotati dell’ambiente naturale ( prato, sabbia, alberi, arbusti) incontrando la Pista Ciclopedonale. Il progetto prevede inoltre la sistemazione dell’area esterna , impianto d’irrigazione, di illuminazione e di videosorveglianza, allestimento della nuova Piazza Marinella con impianto d’illuminazione architetturale, arredo urbano identitario, installazione di colonnine di ricarica elettrica, allestimento del verde, installazione del modulo Atollo Lido, perimetrazione dell’area di parcheggio». [Continua in basso]
La risposta di Montesanti
«Apprendo dalla precisazione dettagliata dell’assessore Giovanni Russo, con estrema gioia, che in delibera manca ogni riferimento alla Tonnara di Bivona esclusivamente perché le schede sono descritte in sintesi. Il progetto complessivo del punto 3 della “Citta portuale” comprende anche la Tonnara di Bivona. Una maggiore chiarezza ( non dovuta ovviamente nella redazione di sintesi del deliberato) avrebbe potuto evitare il nostro allarme sul destino della struttura, del quale con estrema sincerità chiediamo vénia, proprio perché prevale la positiva gioia della scoperta, della quale ovviamente attendiamo di conoscere i particolari. Ringraziamo comunque la testata de Il Vibonese perché, se non avesse ripreso il nostro allarme per l’assenza di ogni riferimento alla Tonnara in delibera, non avremmo avuto modo di averne contezza, vista la sua articolazione estratta dalle precisazioni dell’assessore Russo».
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