Comune di Vibo, videosorveglianza: la giunta approva il progetto esecutivo
L’esecutivo Limardo dà il disco verde all'intervento e presenta domanda al Ministero dell’Interno (che ha pubblicato l’Avviso) per l’ottenimento delle risorse finanziarie
L’amministrazione comunale di Vibo Valentia vuole una città sicura ed è pronta a installare la videosorveglianza urbana a “guardia” del territorio. La giunta di Palazzo Luigi Razza ha, infatti, dato il via libera nei giorni scorsi al progetto esecutivo per la realizzazione dell’intervento denominato “Vibo Sicura e Protetta”, redatto da tecnici comunali e che «tiene conto delle varie esigenze e peculiarità territoriali», viene precisato nella delibera. Per l’ottenimento delle risorse finanziarie, l’amministrazione del capoluogo, guidata dal sindaco Maria Limardo, ha già proceduto a svolgere gli adempimenti necessari e il contestuale inoltro del progetto e della domanda, tramite la locale Prefettura ed entro la scadenza fissata per lo scorso 10 dicembre, al Ministero dell’Interno che ha pubblicato l’Avviso e che, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha messo a disposizione per l’anno 2021 fondi pari a 27 milioni di euro. [Continua in basso]
Il costo del progetto
La spesa complessiva del progetto è stata quantificata dai tecnici comunali in complessivi 386.939,43 euro, di cui 247.641,24 euro come quota di cofinanziamento ministeriale richiesta e 139.298,19 euro a carico dell’amministrazione comunale pari alla percentuale del 36% del valore del progetto. L’amministrazione, inoltre, si farà carico del cofinanziamento proposto garantendo la propria quota parte solo in caso di ottenimento del finanziamento stesso.
La sicurezza condizione indispensabile per lo sviluppo
Nella delibera approvata dall’esecutivo per licenziare il progetto e formalizzare la richiesta di fondi, sindaco e assessori comunali non mancano, dunque, di tenere presente che oramai «il bisogno di sicurezza da parte dei cittadini del comune di Vibo Valentia è un’esigenza diffusa e sentita, e che la sicurezza percepita da parte dei cittadini contribuisce a garantire lo sviluppo del territorio comunale». Da parte sua, l’amministrazione ritiene che «la sicurezza e la vivibilità del territorio comunale costituiscano un’area prioritaria della propria azione amministrativa» e, dunque, è stata valutata dalla giunta comunale «la necessità di avviare azioni finalizzate a potenziare la prevenzione, il controllo e la vigilanza del territorio comunale».
Di più: «Di rafforzare la prevenzione di atti di criminalità e di devianza urbana, di contrastare efficientemente i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria e di degrado urbano e di attivarsi per favorire l’implementazione di un sistema integrato di sicurezza». [Continua in basso]
L’ente punta a un proprio sistema di videosorveglianza
E per il raggiungimento di queste finalità, l’amministrazione comunale – si legge sempre nella delibera – ha individuato tra i propri obiettivi programmatici «la necessità di provvedere in merito anche attraverso l’implementazione di un proprio sistema di videosorveglianza urbana che costituisce uno strumento di prevenzione, controllo e deterrenza». Da qui, quindi, la decisione di dare il via libera al progetto esecutivo per la predisposizione e installazione dell’impianto e di presentare domanda al Ministero dell’Interno, in virtù del decreto del 9 ottobre scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 successivo, e relativo alla “Definizione delle modalità di presentazione delle richieste di ammissione ai finanziamenti da parte dei Comuni, nonché i criteri di ripartizione delle relative risorse”, per l’ottenimento delle risorse economiche. Anche perché il Comune aveva tutti i requisiti per poter fare domanda: l’ente ha, infatti, sottoscritto i patti che individuano «come prioritario obiettivo, per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale». Inoltre, questo è il primo progetto di videosorveglianza del Comune, il cui bando invece non ammette al finanziamento proprio gli enti che fanno domanda per «la sostituzione o la manutenzione di sistemi di videosorveglianza già realizzati».
L’amministrazione Limardo, inoltre, si impegnerà «a iscrivere a bilancio le somme occorrenti ad assicurare la corretta manutenzione degli impianti e delle apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza da realizzare, fino ad un massimo di 5 anni dalla data di ultimazione degli interventi, in conformità al piano di manutenzione ed a valere dalla conclusione delle attività di progetto e la messa in esercizio dell’impianto a seguito di regolare esecuzione o collaudo». [Continua in basso]
Prevenzione della criminalità
Nella delibera di giunta, infine, viene evidenziato che «gli obiettivi specifici di questi interventi sono la prevenzione della criminalità diffusa e predatoria, in particolare nelle zone maggiormente degradate, e la promozione della legalità e del contrasto dei comportamenti che turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici». E, dunque, il progetto «risulta idoneo per assicurare la prevenzione, il controllo e la vigilanza del territorio comunale» e che «la realizzazione delle attività del progetto rappresentano un fondamentale strumento per aumentare la vivibilità del territorio del comune, prevenire e contrastare i fenomeni di inciviltà urbana e di criminalità ed incrementare nel cittadino – sottolinea ancora la giunta -la percezione di prossimità delle istituzioni».