lunedì,Dicembre 2 2024

Tropea, scoperta per caso un’antica cisterna in pieno centro storico – Video

Il pozzo rinvenuto da un operaio del Comune. Il ritrovamento riaccende i fari su una città sotterranea ancora da scoprire

Tropea, scoperta per caso un’antica cisterna in pieno centro storico – Video

La Calabria e il suo patrimonio storico e architettonico non smettono mai di stupire. Stavolta ad attirare su di sé l’attenzione è Tropea, dove in via Pietro Vianeo, in pieno centro storico, è stata scoperta un’antica cisterna sotterranea. Un rinvenimento casuale, avvenuto grazie a un operaio del Comune, il quale, nel posizionare un dissuasore per il traffico, si è accorto di una piccola fessura sulla pavimentazione che faceva pensare a una botola camuffata. Da qui la scoperta di quello che potrebbe essere, appunto, un pozzo per la raccolta dell’acqua piovana, molto importante un tempo per l’approvvigionamento idrico degli abitanti e molto diffuso nella città d’Ercole. Secondo i primi riscontri la datazione dovrebbe essere anteriore al 1783, anno in cui un terribile terremoto costrinse le autorità a ridisegnare la disposizione di vie, piazze e palazzi in città. A far propendere per questa ipotesi il fatto che il silo non sia allineato al palazzo sotto il quale sorge e quindi sarebbe appartenuto a un edificio precedente. Stando alle prime ipotesi potrebbe essere addirittura di epoca medievale. Il locale, a forma di campana, si trova a una profondità di circa otto metri e ha un diametro di cinque/sei metri. Al momento gli operai stanno lavorando per svuotare l’ambiente che risulta pieno di vecchio materiale di scarto, seguiti dai responsabili della Soprintendenza di Reggio Calabria che nei prossimi giorni potranno fornire notizie più precise. La scoperta riaccende i fari su quella che può essere definita la “Tropea sotterranea”. Secondo esperti e abitanti, sotto la Perla del Tirreno sorgerebbe una città speculare fatta di granai e cisterne, stanze segrete e cunicoli che uniscono tra loro i vari palazzi, le numerose chiese e i conventi. Usati un tempo come vie di fuga in caso di invasioni nemiche e per incontri amorosi clandestini, questi particolari alimentano a dismisura il fascino di una città che ha mostrato al mondo solo una parte di sé e che potrebbe rappresentare un’ulteriore attrattiva turistica, come la celebre Napoli sotterranea.

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