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Vibo, ufficiale: l’ex scuola “Bruzzano” diventa sede annessa al Conservatorio “Torrefranca”

La giunta comunale del capoluogo compie il passo che serviva e concede in comodato d'uso gratuito, per la durata di dieci anni rinnovabili, alla Provincia l'ex Convento dei Gesuiti

Vibo, ufficiale: l’ex scuola “Bruzzano” diventa sede annessa al Conservatorio “Torrefranca”
Il sindaco Maria Limardo e il direttore Vittorino Naso
L’imponente facciata dell’ex scuola “Bruzzano”, già Convento dei Gesuiti

Via libera della giunta comunale di Vibo Valentia alla concessione in comodato d’uso gratuito, per la durata di dieci anni rinnovabili, alla Provincia dell’ex Convento dei Gesuiti da destinare a sede annessa al Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”. L’esecutivo presieduto dal sindaco del capoluogo Maria Limardo ha, inoltre, approvato lo schema di bozza della convenzione per il comodato d’uso regolante i rapporti fra i due enti. Il “giro” dell’ex “Bruzzano” dal Comune alla Provincia e da quest’ultima al Conservatorio, era necessario in quanto è Palazzo ex Enel l’ente competente per la gestione degli istituti scolastici superiori e universitari.

Dunque, è fatta. Il passaggio è oramai ufficiale, messo nero su bianco sulla storiografia comunale. Lo aveva annunciato a inizio giugno al Vibonese.it il direttore dello stesso Conservatorio Vittorino Naso: «Entro l’anno  – aveva riferito alla nostra testata – dovremmo acquisire l’intero e prestigioso palazzo, completamente ristrutturato, che ha ospitato la scuola “Luigi Bruzzano”, quindi parliamo di un immobile a un passo dalla sede centrale. Per noi si stratta di un fatto eccezionale che ci consentirà di avere più aule, maggiore spazio, ma soprattutto di migliorare sensibilmente l’offerta musicale sia a livello accademico ma anche per la città in quanto potremmo fare svolgere nel patio diversi concerti che oggi teniamo all’interno dell’auditorium dello Spirito Santo».  Così è stato. Il Comune di Vibo Valentia è stato di parola e anche la Provincia. L’amministrazione Limardo ha, dunque, fatto il passo che serviva ed ha concesso, tramite Palazzo ex Enel, il prestigioso e antico immobile all’istituzione di via Corsea che peraltro  –  si legge nella delibera licenziata dalla giunta – «ha manifestato l’esigenza di disporre di ulteriori spazi per le classi prima allocate presso il Palazzo delle Accademie in modo da poter consentire l’avvio del nuovo anno accademico». [Continua in basso]

I motivi di una scelta che cambia la storia del “Torrefranca”

La sede centrale del Conservatorio di via Corsea

La decisione del Comune capoluogo di destinare l’ex scuola “Luigi Bruzzano” alla direzione del locale Conservatorio è stata dettata da una serie di fattori: innanzitutto  il Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”  – viene ricordato nella delibera – «è l’unica istituzione universitaria pubblica del territorio e la sua presenza innesca significative ricadute non solo sul piano culturale e artistico, ma anche su quello economico e sociale per via della presenza in città di molti studenti provenienti da fuori regione e anche dall’estero».  Inoltre, «la destinazione dell’ex Convento dei Gesuiti, di proprietà comunale, darebbe possibilità al Conservatorio, vista la contiguità dello stesso con la sede centrale di via Corsea, di avere una sede unica di grande prestigio con aule idonee allo scopo, il che è uno, se non il più importante, requisito per l’attribuzione, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, dei dottorati di ricerca assegnati alle Istituzioni Afam, che attrarrebbero nella nostra città ulteriori allievi da tutta Italia, e anche dell’autorizzazione a nuovi bienni di laurea». E ancora. «L’utilizzo della struttura da parte della Provincia per il Conservatorio di Musica consentirà al Comune di Vibo Valentia di risparmiare sulle spese di gestione, altrimenti indispensabili per non determinare l’ulteriore deperimento dell’immobile».

La Provincia ed il Comune di Vibo Valentia, quindi, «riconoscono come valore irrinunciabile per il territorio il prestigio che il Conservatorio ha nel contesto della formazione musicale, anche per sviluppare  – è scritto ancora nel testo della delibera – una sinergica attività di produzione culturale che permetterà agli abitanti della provincia di fruire d’iniziative concertistiche e culturali realizzate dal Conservatorio nelle forme e nei modi che saranno individuati». La destinazione di Polo culturale e museale, a giudizio dell’amministrazione comunale, è infine «compatibile con l’utilizzo della struttura da parte del Conservatorio di Musica, che con il successivo pieno utilizzo potrà innescare un meccanismo di rilancio culturale spendibile in ambiti formativi o anche di richiamo turistico, inserendo tutto il compendio in un percorso che punta alla valorizzazione dei beni culturali della città».

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