Funivia per unire Vibo città a Vibo Marina: ecco la proposta di “Progetto Valentia”
L’idea progettuale predisposta dall'associazione già pronta per essere sottoposta al vaglio dell’attuale amministrazione Limardo. Individuate le zone dove realizzare le stazioni di partenza e di arrivo
Una funivia capace di unire Vibo Valentia città con Vibo Marina attraverso un singolare quanto suggestivo percorso. È quanto l’associazione “Progetto Valentia” propone di realizzare all’amministrazione comunale del capoluogo guidata dal sindaco Maria Limardo. Come? Sfruttando in modo concreto le risorse finanziare che dovrebbero arrivare nelle casse di Palazzo Luigi Razza dal Governo centrale tramite i grandi Piani di rilancio del Paese, schiacciato da oltre un anno e mezzo di pandemia da Covid-19. [Continua in basso]
Progetto già pronto per essere sottoposto al vaglio del Comune
A parlare è il presidente dell’associazione Nicola Cortese, che chiarisce: «Con particolare riferimento alle ultime proposte in merito allo sviluppo delle infrastrutture di comunicazione tra centri più o meno disagiati – dice l’interessato -, e tenendo conto della geomorfologia del territorio e delle recenti proposte sottoposte all’attenzione del Governo centrale sia in termini di Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e di Cis (Contratti istituzionali di sviluppo), la nostra associazione rilancia una proposta che di per sè non è nuova, ma che potrebbe avere un ritorno più che positivo per il territorio. L’idea è stata, infatti, posta in passato all’attenzione delle istituzioni locali e nazionali ma, se oggi venisse inserita in un contesto più ampio di grande Comune, porterebbe indubbi vantaggi a tutto il comprensorio vibonese. In un’ottica di una proficua collaborazione con l’attuale amministrazione – aggiunge il massimo responsabile del sodalizio – e facendo nostro l’appello dell’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, sarà naturalmente nostra cura fare pervenire presso gli uffici tecnici comunali la nostra idea che speriamo venga attentamente valutata».
Le stazioni di partenza e di arrivo
La realizzazione della nuova funivia, curata dall’ingegnere vibonese Antonello Raffa, componente peraltro del direttivo dell’associazione “Progetto Valentia”, mira, tra l’altro, – questa l’intenzione dei suoi promotori – al recupero di opere dismesse sia all’integrazione con esistenti e future opere di comunicazione «sulle quali – spiega sempre Nicola Cortese – le istituzioni locali e regionali dovranno a breve puntare per il rilancio socio-economico del territorio tutto. Le due stazioni di partenza ed arrivo sono state individuate non a caso: nel piazzale Madonnella a Vibo Valentia e sulla torre “quadrata” dell’ex cementificio di Vibo Marina. La scelta del piazzale della Madonnella è stata individuata per motivi di natura logistica, per la vicinanza alla vecchia stazione degli autobus, all’ingresso della città di Vibo, sia in un’ottica di ripristino della metropolitana di superficie, una delle due richiamate sul nostro documento programmatico sulla direttrice Mileto-Vibo-Pizzo. E, quindi, – sottolinea ancora il presidente del sodalizio – in uno snodo fondamentale di collegamento con altra rete infrastrutturale di collegamento tra varie municipalità. La scelta della torre del Cementificio è, invece, dovuta a motivi di varia natura: recupero anche parziale di un’area dismessa e riutilizzabile nel nuovo contesto interurbano e vicinanza ad altre reti di comunicazioni, stazione e strada statale 522, e quindi perfetta integrazione con le medesime. Infine – chiude Nicola Cortese – vi è la possibilità di realizzare un nuovo parco urbano a sfondo tematico ricreativo, assente sul territorio». [Continua in basso]
Il costo (indicativo) dell’opera
Il percorso indicativo della funivia – a giudizio dei suoi ideatori – «risulta di facile e ampia fattibilità», ferme restando le necessarie verifiche geologiche e geotecniche da effettuarsi solo in fase di progettazione esecutiva. La lunghezza totale dell’impianto – costituito da una cabinovia automatica capace di portare dalle 12 alle 16 persone – è di 4mila metri. Il costo indicativo della struttura è stato calcolato in complessivi 9.613.942,40 euro.