giovedì,Dicembre 5 2024

Mileto, toni accesi e animi a tratti surriscaldati in consiglio comunale

Protagonisti il leader di “Ripartiamo insieme” Mesiano e il sindaco Giordano. Al centro della discussione l'acquisizione di alcuni terreni a titolo gratuito

Mileto, toni accesi e animi a tratti surriscaldati in consiglio comunale
Il Comune di Mileto

Toni accesi in consiglio comunale a Mileto. Ad accendere la miccia Gianfranco Mesiano che, pur essendo uscito sconfitto dall’ultima tornata elettorale, in questi due anni e mezzo di consiliatura è stato pienamente collaborativo con il sindaco Salvatore Fortunato Giordano. In questo caso, però, il capogruppo di “Ripartiamo insieme” ha più volte criticato l’operato della maggioranza. In primis sull’acquisto, da parte del Comune, di un’ulteriore porzione del pian terreno di palazzo Romeo, di proprietà della Provincia di Vibo Valentia, senza la necessaria documentazione di collaudo statico e di agibilità del fabbricato nell’atto notarile. L’acquisto della porzione dell’immobile, alla fine è stata autorizzata dall’assise consiliare con i voti a favore degli esponenti di maggioranza, l’astensione del capogruppo d’opposizione Vincenzo Scopelliti e il voto contrario di Mesiano. [Continua in basso]

Gli animi si sono ulteriormente surriscaldati quando si è passati a trattare l’accettazione della proposta di cessione a titolo gratuito al Comune di Mileto – da parte degli eredi della famiglia Giannotta – di terreni materializzanti viabilità esistenti da accorparsi al demanio stradale e già di uso pubblico. Si tratta, nello specifico, di alcune traverse a ridosso di località Santa Venere, dove sono in corso dei lavori di messa in sicurezza. Nell’occasione, da già capo dell’Area tecnica, l’ingegnere Mesiano ha messo in evidenza un errore di trascrizione nel documento di proposta e, soprattutto, che una delle particelle inserite catastalmente non sarebbe adibita totalmente a strada e andrebbe ad interessare lotti non ancora edificati. «Stiamo per fare le strade a delle lottizzazioni abusive – ha chiosato – avvantaggiando dei privati».

Dura la risposta del sindaco Giordano. «Vorrei vedere le concessioni edilizie rilasciate in sanatoria. Noi stiamo ponendo fine a una situazione che si trascinava da tanti anni – ha affermato – perché qualcuno ha rilasciato delle concessioni edilizie. Quelle non sono lottizzazioni abusive, se lo fossero noi commetteremmo un reato. Sono invece case condonate, di cui è stata rilasciata la concessione da parte di qualcuno. Andremo a verificare chi li ha rilasciate. Si vedrà così se ha sbagliato chi ha rilasciato le concessioni o chi cerca di dare lustro a questa città. Approfondiamo e vediamo chi in questo paese ha fatto i danni e chi invece cerca di porre riparo ad essi. Noi siamo quelli che stiamo cercando di riparare i danni fatti nel passato. Lo dico ad alta voce – ha concluso – e senza pericolo di smentita da parte di nessuno. Andiamo a confrontarci sugli atti. Le nostre carte sono in regola, qualcuno invece non ce li ha». [Continua in basso]

Anche in questo caso l’argomento oggetto di discussione è stato avallato con i soli voti degli otto esponenti di maggioranza. Tra i temi discussi e approvati, anche alcune variazioni tecniche migliorative allo strumento urbanistico di dettaglio, di iniziativa privata, in attuazione e nelle previsioni del Piano regolatore generale. 

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