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Pronto soccorso, Curtosi (Cisal) scrive al dg Caligiuri: «E’ sempre allarme rosso»

Per l’esponente sindacale si è di fronte a gravi carenze che non «possono essere più tollerate e che sono il frutto di una cattiva politica che guarda con simpatia ad altre Asp e Aziende ospedaliere».

Pronto soccorso, Curtosi (Cisal) scrive al dg Caligiuri: «E’ sempre allarme rosso»

Il segretario provinciale della Cisal, Filippo Curtosi, ha scritto una lettera aperta al nuovo direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri, nella quale si pongono in particolare evidenza le carenze strutturali del Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia.

«Da tempo la Cisal – scrive Curtosi – continua a ricordare all’Asp, ma sempre senza la fortuna di costatarne alcun effetto positivo, la critica condizione del servizio nell’Unità operativa di Pronto Soccorso che rappresenta un vero e proprio allarme rosso. Certamente – prosegue l’esponente del sindacato – c’è chi ricorderà che la riorganizzazione strutturale del servizio di qualche anno fa è valsa a propiziare le condizioni per renderlo più funzionale e accogliente».

Tuttavia per la Cisal non basta «un’opera anche d’immagine per rendere funzionale il sistema di emergenza che per poter dare risposte adeguate alla forte domanda di assistenza e salute dei cittadini deve essere dotata di una struttura organica più rispondente alla pressante richiesta di chi si rivolge all’emergenza ospedaliera in caso di urgente bisogno di intervento e cure».

Pertanto, a fronte dei «pochi, insufficienti e valorosi i medici» e allo «scarso ed inadeguato ma ugualmente valoroso il personale infermieristico e ausiliario» emergono tutti i limiti del servizio, nonostante, annota Curtosi, «a lottare da anni con coraggio, competenza, professionalità e grande passione è sempre il dottor Vincenzo Natale, un medico di frontiera che si è assunto il gravoso incarico di rispondere con enormi sacrifici personali e organizzativi alla inesorabile mannaia della spending review».

Tutto ciò per anche per fronteggiare una «cattiva politica» che guarda «con occhio e interesse sempre più sbagliati quanto accade a Vibo Valentia e con sempre più attenta concretezza e simpatia alle Aziende ospedaliere e alle Asp di Reggio, Cosenza e Catanzaro, mettendo, conseguentemente, in seria difficoltà tutti i lavoratori dell’unità operativa».

Per Curtosi, dunque, quanto «succede all’Unità operativa del Pronto soccorso non può più essere più tollerato, sia nell’interesse dei pazienti, momento centrale per una assistenza adeguata, sia per il personale che per l’Azienda. Siamo convinti – conclude – che soltanto attraverso una inderogabile ed urgente rivisitazione del servizio con interventi immediati ed imprescindibili diventerà possibile garantire il miglior diritto alla salute dei cittadini».

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