Una “nuova vita” per il castello normanno di Arena
Uno dei più importanti beni architettonici delle Serre pronto ad essere valorizzato come merita grazie ad una convenzione tra il Comune e il Parco. Numerose le attività previste dall’accordo
Un «patto tra istituzioni» per valorizzare uno dei beni architettonici più importanti dell’area delle Serre, il castello normanno di Arena. È quello tra il commissario del Parco delle Serre, Pino Pellegrino, e il sindaco di Arena, Antonino Schinella, che nei prossimi giorni stipuleranno una convenzione che consentirà al Comune, almeno per i prossimi cinque anni, di gestire al meglio il castello. Nella fattispecie, il Parco si impegna ad organizzare e promuovere visite guidate presso l’area archeologica dei ruderi, alla formazione delle guide turistiche che accompagneranno i gruppi di visitatori, a garantire la vigilanza, la manutenzione ordinaria e la pulizia delle strutture con particolare attenzione alla cura del verde. «È una grande opportunità e per questo voglio pubblicamente ringraziare il commissario Pellegrino per la disponibilità e per la sensibilità dimostrate. Questo accordo – ha spiegato Schinella – almeno per quanto concerne il piccolo e grazioso centro dell’entroterra vibonese, inaugura un metodo, un percorso in cui crediamo molto, che si muove nella direzione della valorizzazione dell’inestimabile patrimonio architettonico e naturalistico, attraverso una collaborazione che ci consentirà il miglior utilizzo, funzionalità, apertura e fruibilità del castello normanno e dell’intera area adiacente».
«L’accordo raggiunto – ha aggiunto invece Pellegrino – produrrà senza dubbio un rilancio dell’offerta turistica attraverso una migliore promozione dei beni culturali, una gestione ottimale e una più ampia visibilità degli stessi. Come Parco naturale regionale delle Serre abbiamo avviato queste operazioni lungimiranti, scostando dal campanilismo gestionale locale i beni architettonici e storici, mettendoli in rete e aumentando sensibilmente l’attrattività turistica del comprensorio».