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Tropea, architetti a confronto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza

Giornata di studio, promossa dall’Ordine provinciale di Vibo Valentia, sul tema della “Next Generation EU” e della transizione ecologica. Appuntamento a Palazzo Santa Chiara

Tropea, architetti a confronto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza
Francesco Miceli, presidente del consiglio nazionale degli architetti
Fabio Foti
Il presidente Fabio Foti

«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è un’occasione significativa per riprogettare il Paese, per il cambiamento. È una sfida difficile che ci costringe a ripensare i territori! e i Comuni e i sindaci sono i protagonisti al centro della nuova stagione». Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rappresentano l’incipit della giornata di studio, promossa dall’Ordine provinciale di Vibo Valentia degli architetti, sul tema della  “Next Generation EU” e della transizione ecologica, che si svolgerà sabato prossimo, 20 novembre, a Palazzo Santa Chiara, a Tropea. Inizio ore 9.30. Relatori e ospiti si confronteranno insieme ad alcuni rappresentanti di sindaci, imprenditori, docenti universitari e con presidenti degli Ordini degli architetti calabresi. Le conclusioni della giornata sono state affidate al presidente del consiglio nazionale degli architetti, Francesco Miceli e alla sottosegretaria al Sud e alla Coesione territoriale Dalila Nesci. [Continua in basso]

«Questa, delle risorse a valere sul Pnrr e sull’Agenda urbana – fa sapere Fabio Foti, presidente dell’Ordine provinciale degli architetti – è una opportunità troppo importante per essere sprecata.  È una sfida – come dice Mattarella – che potremo vincere, come sistema regionale, solo se saremo in grado di elaborare, ancor prima di progetti, politiche e strategie di sviluppo di area vasta assecondando la vocazione del territorio. Le nostre comunità, da diversi anni ormai, stanno subendo grandi cambiamenti e questo “nuovo mondo” sta disarticolando le città e i piccoli paesi e loro forme urbane, ancor prima che dal punto di vista fisico dal punto di vista sociale».

Per Foti risulta «essenziale per i Comuni e per i territori la definizione di politiche urbane nuove verso la transizione ecologica con la declinazione di obiettivi strategici quali: il ripensamento della mobilità urbana; la riqualificazione del patrimonio edilizio; il rafforzamento del ruolo delle infrastrutture verdi. Serve immaginare le città e i territori del futuro  – spiega infine Foti – cercando di andare oltre la prospettiva del Pnrr, attivando, in modo strutturale, strumenti di trasformazione del territorio in grado di coordinare la programmazione degli interventi, il monitoraggio e piani sostenibili di rigenerazione urbana e territoriale».

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