domenica,Dicembre 1 2024

Blitz contro la ‘ndrangheta: colpo al clan Molè di Gioia Tauro, oltre cento gli arresti

L'indagine è coordinata dalle Procure distrettuali antimafia di Milano, Firenze e Reggio Calabria. Sequestrata una tonnellata di cocaina proveniente dal Sudamerica

Blitz contro la ‘ndrangheta: colpo al clan Molè di Gioia Tauro, oltre cento gli arresti

Un blitz della Polizia è in corso in diverse regioni italiane contro presunti appartenenti alla cosca Molè di Gioia Tauro, una delle storiche famiglie della ‘ndrangheta: sono oltre cento le misure cautelari chieste e ottenute da tre Procure distrettuali antimafia, quelle di Milano, Firenze e Reggio Calabria.
Al centro dell’indagine, nel corso della quale è stata sequestrata anche una tonnellata di cocaina proveniente dal Sudamerica, la cosca della Piana di Gioia Tauro, le sue ramificazioni in Lombardia e Toscana e le proiezioni all’estero. Gruppi che, seppur dotati di una certa autonoma, operavano in stretta sinergia.
I reati contestati agli indagati sono, a vario titolo, associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, autoriciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione. Oltre alle decine di ordinanze a carico di capi e gregari delle ‘ndrine della Piana di Gioia Tauro, si sta procedendo anche al sequestro preventivo di aziende, beni immobili, terreni e rapporti finanziari.

A condurre le indagini sono state le Squadre Mobili di Reggio Calabria, Milano, Firenze e Livorno, coordinate dal Servizio centrale operativo della Polizia. Al filone milanese dell’inchiesta ha lavorato anche il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Como. I dettagli dell’operazione saranno illustrati in tre distinte conferenze stampa che si terranno alle 10.45 in procura a Milano e Firenze e in questura a Reggio Calabria.
Alla guida del clan ci sarebbe il giovane Rocco Molè, figlio di Girolamo (Mommo) Molè, ritenuto il capo storico del clan e detenuto da anni per condanne definitive.

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