Malumori dentro Sel? Per Galati è solo dialettica interna
Il coordinatore interviene a gettare acqua sul fuoco delle indiscrezioni che vorrebbero la dirigenza provinciale in rotta con il sindaco di Fabrizia, Minniti, e il candidato alle primarie di Vibo, Colelli.
Nessuna resa dei conti all’interno di Sinistra ecologia e libertà a Vibo Valentia. Nessun mal di pancia, né tantomeno ricerca di responsabilità o spoglie del “rottamando” partito di Vendola da spartire a chicchessia.
È piccata la presa di posizione del coordinatore provinciale di Sel, Alfonso Galati, che risponde con toni perentori alle indiscrezioni circolate a mezzo stampa che vorrebbero il suo partito, a livello cittadino e provinciale, alle prese con una dura resa dei conti con alcuni esponenti molto in vista dello stesso.
«Nello specifico – argomenta Galati – Francesco Colelli e Antonio Minniti (i destinatari delle presunte reprimende) sono due compagni stimati che hanno il riconoscimento del partito. Non ci sono gruppi o fazioni che rispondano a contrapposte posizioni e soprattutto nessuno all’interno del partito ha mai destinato strali nei confronti di qualcuno».
Detto questo, Sel «rivendica con orgoglio di essere un partito in cui si riuniscono ancora gli iscritti e i gruppi dirigenti nelle sedi preposte per discutere e confrontarsi sui temi della politica e anche dell’organizzazione interna, senza ricorrere ad interpretazioni mediatiche. Difendiamo il nostro protagonismo sia durante le elezioni regionali che comunali e i compagni che in prima persona sono scesi in campo».
Il riferimento è ancora proprio a Minniti, sindaco di Fabrizia, a Colelli, già candidato del partito nelle primarie di coalizione a Vibo, e a Franco Sammarco, ex sindaco del capoluogo. Esponenti, assicura Galati, che «insieme ai tanti altri, iscritti e simpatizzanti, si sono candidati nelle rispettive liste comunali e hanno il riconoscimento di tutto il partito. Le discussioni e i ragionamenti interni sono sempre stati racchiusi in un contesto di democrazia dialettica ma con il rispetto assoluto delle diverse soggettività».
Dunque, alla luce della decisione di non procedere al tesseramento in attesa di diluire il partito dentro Sinistra Italiana, Galati considera ogni «polemica» sulla mancata iscrizione di «alcuni compagni che tanto si sono spesi per il partito, decisamente fuori luogo». Ciò che conta in questo momento è «concentrare le nostre energie nella costruzione del nuovo soggetto politico della sinistra, in cui è importante la presenza di tutti coloro che su questo territorio combattono ancora per gli ideali di giustizia ed uguaglianza sociale».