giovedì,Novembre 28 2024

Raccolta rifiuti a Vibo, grandi utenze e commercianti: cambiano le regole. Pesanti multe ai trasgressori

Ordinanza del sindaco Maria Limardo che coinvolge tutte le attività presenti nel territorio comunale del capoluogo. Novità per i negozianti di corso Vittorio Emanuele III e corso Umberto I e relative traverse

Raccolta rifiuti a Vibo, grandi utenze e commercianti: cambiano le regole. Pesanti multe ai trasgressori
Corso Vittorio Emanuele III a Vibo Valentia

Divieto assoluto di posizionare stabilmente su strade, vie e piazze pubbliche i carrellati in dotazione per la raccolta dei rifiuti che, invece, dovranno essere esposti dopo le ore 20 della sera precedente al giorno previsto per il ritiro della categoria di rifiuto secondo il calendario di raccolta. Punto e basta. [Continua in basso]  

Il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo

L’amministrazione comunale di Vibo Valentia interviene a gamba tesa sulle modalità di conferimento dei rifiuti per le utenze non domestiche e bacchetta chi fino ad oggi ha fatto ciò che ha voluto. Lo fa con il sindaco Maria Limardo, che pochi giorni fa ha firmato in proposito una ordinanza sindacale per mettere un freno al conferimento selvaggio dell’immondizia da parte di grandi utenze e negozianti. Nel documento, dunque, sono stati messi nero su bianco regole, norme e richiami precisi di legge che i titolari delle grandi utenze, ricadenti nel territorio del comune capoluogo, sono chiamate a rispettare, pena pesanti sanzioni amministrative per i trasgressori che arrivano fino a 500 euro. Basta, insomma, mettere in bella mostra a qualsiasi ora del giorno enormi contenitori straboccanti di rifiuti, a volte anche non differenziati. Palazzo Luigi Razza dice basta e impone un concreto cambiamento di rotta.

Obiettivi e scopi

Il primo cittadino ha inteso anche lanciare un messaggio chiaro: vale a dire che «il conferimento dei rifiuti deve conformarsi ai principi di responsabilità e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione e nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo dei beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dell’ordinamento nazionale e comunitario», scrive Maria Limardo nella sua ordinanza. Anche perché – si legge ancora nell’ordinanza – «il Comune di Vibo Valentia ha la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici in relazione all’ambiente e al territorio», oltre che perseguire – secondo quanto prevede la legge in materia – «prioritariamente l’obiettivo della prevenzione e della riduzione della produzione dei rifiuti». Ecco perché le amministrazioni sono chiamate – ricorda il sindaco – «a predisporre atti finalizzati alla prevenzione e riduzione della quantità di rifiuti ed a tale fine devono svolgere azioni che permettano il massino recupero e riciclo dei rifiuti. Occorre, quindi, migliorare la raccolta differenziata e garantire – ammonisce decisa la Limardo – igiene e decoro sulle strade, sulle vie e sulle piazze dell’intero territorio comunale». [Continua in basso]  

L’impegno del Comune

Detto questo, il primo cittadino ricorda che «il Comune ha fornito e fornisce alle utenze non domestiche, per il tramite della ditta appaltatrice del servizio, attrezzature per la raccolta differenziata per tutte le frazioni di rifiuto e il calendario della raccolta. Ha vietato l’utilizzo dei sacchi neri (ordinanza dell’11 luglio del 2019, ndr) o non trasparenti per il conferimento dei rifiuti, in generale, in quanto non si facilitino i controlli tesi a verificare la conformità dei rifiuti conferiti al servizio di raccolta differenziata, comportando gravi anomalie e disfunzioni agli impianti di trattamento, con declassamento della qualità delle frazioni conferite».

Nell’ordinanza Maria Limardo ricorda, poi, che il Comune «ha dato la possibilità di utilizzare le Isole ecologiche alle utenze non domestiche con gravi difficoltà di esposizione delle attrezzature per mancanza o inadeguatezza di spazi o per evidenti motivi di decoro urbano».

Le nuove regole

Corso Umberto I a Vibo Valentia

Per tali ragioni, quindi – come anticipato all’inizio del nostro articolo – il capo dell’amministrazione comunale, oltre ad avere imposto il divieto assoluto di posizionare su strade, vie e piazze pubbliche i carrellati in dotazione per la raccolta dei rifiuti, ha altresì ordinato alle utenze non domestiche «di rendere identificabili i carrellati mediante l’apposizione di targhette onde evitare ad altre utenze il conferimento non autorizzato e comunque resta intesa a loro carico la responsabilità per l’errato conferimento del rifiuti, per l’abbandono dei rifiuto stesso e per l’uso scorretto delle attrezzature in dotazione».

E ancora: il sindaco ha, tra l’altro, anche ordinato «l’obbligo, per tutte le attività commerciali presenti su corso Vittorio Emanuele III, corso Umberto I e relative traverse, di esporre i rifiuti da imballaggio, differenziando il cartone appositamente pacciamato nei roll e la plastica nei carrelli, tutti i giorni alle ore 13. Lo stesso roll e ei carrelli, dopo essere stati svuotati dalla ditta incaricata, dovranno essere rimossi dal suolo pubblico entro le ore 17. Per le altre attività presenti nella tre zone della città l’esposizione dovrà proseguire secondo calendario e nelle modalità previste». [Continua in basso]  

Ma non basta: sì, perché l’ordinanza sindacale tira in ballo anche la ditta incaricata di svolgere il servizio, la quale è stata invitata dal sindaco a non ritirare «il rifiuto esposto in maniera non conforme o esposto in sacchi neri fino a diversa disposizione dell’Ufficio comunale preposto. La ditta dovrà, infine, per evitare comportamenti scorretti da parte delle utenze servite, segnalare al comando di Polizia locale le utenze che adottano comportamenti in contrasto con la presente ordinanza e – chiude il sindaco -, più in generale, con il Regolamento comunale».

Articoli correlati

top