Festa del 4 novembre, l’omaggio di Mileto ai caduti della grande guerra
Deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento che ricorda i soldati morti nel conflitto bellico. Il sindaco Giordano: «Nessun vincitore dalla guerra»
È stata commemorata anche a Mileto con tutti gli onori l’annuale festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, istituita nel lontano 1919, all’indomani della fine della prima guerra mondiale. Nella cittadina normanna l’importante ricorrenza, quest’anno concomitante con il 100esimo anniversario della tumulazione all’Altare della Patria di una bara con i resti del milite ignoto, è stata suggellata con un’apposita cerimonia avviata a Palazzo dei normanni. I presenti si sono successivamente trasferiti in corteo davanti al monumento ai caduti della “grande guerra”, eretto nel 1930 nei pressi della basilica cattedrale, chiesa madre della diocesi. Nell’occasione si è proceduto alla tradizionale deposizione di una corona d’alloro ai piedi dell’opera commemorativa. Subito dopo il vicecomandante della locale stazione dei carabinieri Riccardo Conte ha letto il Bollettino di guerra dell’epoca. Tra le autorità presenti, il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il vicesindaco Domenico Pontoriero, il comandante di Polizia municipale Renato Parrone e il parroco della basilica cattedrale don Mimmo Dicarlo, il quale ha provveduto ad impartire la benedizione al monumento ai caduti.
Il primo cittadino, nell’occasione, è intervenuto ricordando i valori della pace e dell’ascolto reciproco, «senza mai far uso della violenza e di guerre che, alla fine, non portano mai vincitori ma solo morte e distruzione». La cerimonia si è conclusa con l’intonazione dell’Inno di Mameli, da parte degli alunni delle classi di prima media del locale Istituto comprensivo. Uno di loro, in precedenza, aveva declamato una toccante preghiera dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita nei vari conflitti bellici. Gli alunni e gli insegnanti presenti all’evento si sono successivamente trasferiti nel vicino Museo statale, dove hanno potuto usufruire di una visita guidata che li ha portati a toccare con mano l’illustre passato della città elevata nell’anno mille da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea normanna.
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