lunedì,Dicembre 2 2024

Tropea festeggia la sua patrona, grande attesa per la rassegna corale “Maria SS. di Romania”

L’evento, organizzato dal locale coro polifonico “Don Giosuè Macrì", vedrà la partecipazione di alcuni tra i principali cori della Calabria

Tropea festeggia la sua patrona, grande attesa per la rassegna corale “Maria SS. di Romania”

Domenica 24 marzo, in occasione della festa patronale, nella Chiesa Cattedrale di Tropea, con inizio alle ore 19, si terrà la III edizione della Rassegna corale “Maria SS. di Romania”, un interessante concerto a più voci, per cori polifonici, dedicato proprio alla “mamma” di tutti i tropeani. La rassegna corale, organizzata dal locale Coro polifonico “Don Giosuè Macri”, fortemente voluta dal suo direttore, maestro Vincenzo Laganà, e dal suo presidente, Paolo Ceraso, vedrà la partecipazione di alcuni tra i principali cori polifonici della Calabria e precisamente: il Coro “Aulos” di Lamezia Terme (Cz), diretto dal maestro Rosa D’Audino; il Coro “Iubilate Domino” di Luzzi (Cs), diretto dal maestro Angelo D’Ambrosio; il Coro “Laetare” di Locri (Rc), diretto dal maestro Natale Femia; il Coro “Musica Nova” di Nicotera (Vv), diretto dal maestro Romolo Calandruccio. Sarà presente, ovviamente, anche lo stesso Coro “Don Giosuè Macrì” di Tropea, diretto dal maestro Vincenzo Laganà – direttore artistico della rassegna -, fresco, tra l’altro, di un’importante riconoscimento: la benemerenza della “Cittadinanza onoraria” conferitagli, per i suoi meriti artistici e professionali, dall’amministrazione comunale di Zambrone

Nel corso della rassegna saranno eseguiti dai cori partecipanti canti di diversi autori e di diverse epoche storiche, di diverse tradizioni musicali, di ispirazione soprattutto “mariana”, dedicati appunto a Maria, la Madonna, la Madre amata. Un intenso ed emozionante momento di musica sacra, dunque, che vale sicuramente la pena seguire e condividere, nell’attesa dei festeggiamenti dedicati alla Madre di tutti i tropeani. E proprio a Lei è dedicata la rassegna corale, alla Vergine di Romania, patrona di Tropea e della Diocesi, dalla carnagione scura e dalle origini remote nel tempo, che è la “Mamma santa”, il simbolo più alto della devozione dei tropeani, come ben mette in evidenza il ritornello dell’inno a lei dedicato dal Maestro Laganà: “O Mamma nostra, o Mamma Santa, facci scura e luci janca. Teni ‘mbrazza u Figghiu Santu e i Trupea Tu si u vantu”. 

Una rassegna che quest’anno assume un sapore e un’importanza particolare, perché si inserisce nel contesto delle manifestazioni organizzate in occasione dell’Anno giubilare Mottoliano, nel cinquantesimo anniversario del pio transito del “Servo di Dio”, in odore di santità, don Francesco Mottola, avvenuto il 29 giugno 1969, a cui il maestro Laganà ha dedicato anche un intenso e coinvolgente Oratorio musicale (“Francesco Servo di Dio”), ispirandosi alla sua vita, alle sue opere e ai suoi scritti. E per meglio conoscere la figura e le opere di questo grande apostolo della carità, sono in programma, tra l’altro, una serie di pellegrinaggi nei luoghi simbolo della sua vita: la casa natia e le Case della Carità. Inoltre, è importante ricordare che, proprio in virtù di questa ricorrenza, l’Anno giubilare Mottoliano, la comunità di Tropea è stata scelta dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore e San Leoluca (il duomo) di Vibo Valentia, per il gemellaggio del “Comunitarium”, manifestazione che si è tenuta, come ogni anno, il 1° marzo, in occasione della festa del Santo Patrono San Leoluca. Sono tanti, pertanto, i motivi per partecipare, e non mancare, questo importante appuntamento con la musica ed il canto corale, che sta diventando, ormai, tradizione tanto attesa nella cittadina perla del tirreno

 

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