Area devastata dai vandali, Portaro: «Servono le telecamere»
La coordinatrice delle frazioni del movimento “Vibo da vivere” torna sull’episodio che ha interessato la statua di San Leoluca a Vena Inferiore
Un gesto che «non può essere catalogato come bravata» e che richiede una «punizione esemplare». Lo giudica così, Anna Portaro, l’atto di vandalismo con cui ieri è stata devastata l’area sita in località “Cummentu”, a Vena Inferiore, frazione di Vibo Valentia, dove sorge la statua di San Leoluca, che è stata anche danneggiata. Secondo la coordinatrice di Vena Inferiore, Vena Media, Triparni e Porto Salvo del movimento “Vibo Valentia da vivere”, si tratta di un «gesto irrispettoso verso ciò che simboleggia la statua del Santo per la piccola comunità e il valore affettivo leso». Da qui la proposta: «Certamente sarebbe più facile individuare i colpevoli, e rappresenterebbe un utile deterrente munire le zone, cruciali e di valore anche delle piccole frazioni, di impianti di videosorveglianza». Secondo la Portaro, Vibo Valentia da vivere contribuirà alla prossima campagna elettorale con un programma che tenga conto anche di questi servizi essenziali: «La politica deve dare risposte ma soprattutto deve garantire che siano date in ogni singola frazione, perché siamo tutti abitanti ed elettori con eguali diritti e doveri. Questo è il nostro scopo e lo porteremo avanti come sempre è stato».
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