mercoledì,Novembre 27 2024

False attestazioni nell’assistenza a persona non vedente a Vibo, rinviato il processo

Francesco Mazzeo, sindaco di Cessaniti, si trova imputato  in qualità di commissario provinciale pro tempore dell’Anpvi

False attestazioni nell’assistenza a persona non vedente a Vibo, rinviato il processo
Francesco Mazzeo

E’ stato rinviato al 21 giugno prossimo il processo che vede imputato del reato di falso Francesco Mazzeo, 38 anni, di Cessaniti, attuale sindaco. Un legittimo impedimento dell’imputato ha infatti portato oggi il Tribunale monocratico di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Brigida Cavasino, a rinviare l’udienza al 21 giugno per l’escussione di alcuni testi. Secondo la Procura di Vibo, Francesco Mazzeo, in qualità di commissario provinciale pro tempore dell’Anpvi (associazione nazionali privi della vista e ipovedenti) Onlus di Vibo Valentia, nell’esercizio delle sue funzioni avrebbe formato documenti falsi, segnatamente predisponendo e controfirmando il registro delle presenze della citata associazione, attestando falsamente che una volontaria avesse svolto il servizio affidatole a persona non vedente dalle ore 8.00 alle ore 14.00 in tutti i giorni feriali dei mesi di maggio, giugno e luglio 2013 nonché nei giorni dal 3 all’11 febbraio 2014. Ad avviso del pm Benedetta Callea e dei carabinieri della Stazione di Vibo che hanno condotto le indagini, la volontaria dell’Anpvi in tali giorni era invece regolarmente impegnata in orario scolastico al Liceo Scientifico “G. Berto” di Vibo Valentia, ovvero nell’espletamento di esami universitari all’Unical di Cosenza. Fra le fonti di prova, oltre alle indagini dei carabinieri, anche una nota del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. L’imputato è difeso dall’avvocato Giuseppe Mammone. 

++AGIORNAMENTO 5 APRILE 2022: Il Tribunale di Vibo Valentia ha dichiarato prescritto il reato di falso contestato all’imputato Francesco Mazzeo. Prescrizione alla quale l’attuale sindaco di Cessaniti (che era imputato quale commissario pro-tempore dell’Anpvi onlus di Vibo) non ha inteso rinunciare (come, peraltro, era suo diritto fare) per puntare invece ad un’assoluzione nel merito rispetto alle accuse rivolte dalla Procura di Vibo.

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