mercoledì,Novembre 27 2024

Disabilità gravissima, l’Asp di Vibo: «Normale procedura amministrativa»

L’Azienda sanitaria provinciale rassicura: «Nessun blocco vi sarà per le annualità successive»

Disabilità gravissima, l’Asp di Vibo: «Normale procedura amministrativa»

In riferimento all’articolo dal titolo Sanità Vibo, disabilità grave: da 4 anni in attesa dei fondi per l’assistenza. Graduatoria da rifare”, l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia precisa, in una nota a firma del commissario straordinario dell’Asp Maria Bernardi, che «con delibera numero 1519 del 17.9.2021, questa Azienda, nell’ambito della realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali della Regione Calabria, ha deliberato l’avviso pubblico per la formazione di una graduatoria per i soggetti beneficiari della quota parte del Fna (Fondo per le non autosufficienze) riferito all’anno 2017 e valevole per il 2021 in favore di persone in condizione di disabilità gravissima. Una normale procedura amministrativa che per il quarto anno viene regolarmente eseguita sulla base delle disposizioni ministeriali (D.M. 26.9.2016) a seguito del trasferimento dei fondi dallo Stato alle Regioni e il cui ritardo iniziale non può essere imputato a questa Azienda sanitaria e meno che meno alla Regione Calabria. Prova ne è che la Regione e l’Asp di Vibo hanno provveduto tempestivamente a dare immediata esecuzione all’assegnazione dei fondi per come di seguito specificati e i cui atti sono consultabili nella sezione “amministrazione trasparente” del sito web aziendale: Fna 2014 valevole per l’anno 2018, Fna 2015 valevole per l’anno 2019, Fna 2016 valevole per l’anno 2020. In data 13 agosto 2021 questa Azienda sanitaria, avendo inviato la documentazione relativa alla rendicontazione al competente Ministero delle somme già liquidate per le precedenti annualità, viene autorizzata dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, a predisporre la manifestazione di interesse al fine di individuare i destinatari del fondo relativo all’annualità 2017 valevole per l’anno 2021. Tanto premesso – prosegue la nota – , si contesta quanto riportato nell’articolo in quanto il contenuto, oltre a suscitare un naturale sbigottimento, induce i lettori ad errate deduzioni che possono produrre un ingiustificato allarme nei soggetti destinatari del provvedimento. Espressioni quali “quattro anni di attesa inutile”, “è necessario procedere ad una nuova graduatoria”, “qualcosa deve essere andata storto, diciamo in corto circuito”, “sono passati quattro lunghissimi anni di attese per gli ammalati” ledono l’immagine di questa Azienda sanitaria. Riteniamo doveroso tranquillizzare i soggetti interessati alla manifestazione di interesse sottolineando che, al contrario di quanto sostenuto nel testo dell’articolo, nessun blocco ci sarà per le somme relative alle annualità successive.  Se non credessimo nella buona fede del giornalista, si potrebbe sostenere che un esempio di cosiddetta buona prassi viene descritto e, paradossalmente presentato, come caso di malasanità. Questo management, fin dal suo insediamento ha dimostrato di nutrire per gli organi di informazione grande rispetto riconoscendo agli stessi il fondamentale e prezioso ruolo che svolgono».

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