La Tropea “araba” in epoca medievale: focus in un evento a palazzo santa Chiara – Video
Un convegno sulla presenza islamica in città apre la via ad una serie di studi e ricerche che partiranno proprio dalla capitale irachena. L’iniziativa viene promossa da Unesco, Comune e ambasciata d’Italia a Baghdad
Il 3 settembre, Tropea torna araba, anche se per un solo giorno: il Club per l’Unesco cittadino, di concerto con l’ambasciata d’Italia a Baghdad e l’amministrazione comunale hanno promosso l’incontro: “La Tropea araba. Un emirato di Calabria”. L’appuntamento, è a palazzo santa Chiara, alle ore 18.30.
L’ingresso, rigorosamente su invito causa le limitazioni all’affluenza dovute all’emergenza sanitaria in corso e riservato ai soli possessori di Green Pass, nasce per approfondire un tema tanto affascinante quanto in gran parte oscuro: la prima fase dell’espansionismo islamico nel nostro territorio.
Da Baghdad a Tropea
Relatori, l’ambasciatore italiano a Baghdad Bruno Antonio Pasquino, accompagnato da due docenti dell’università irachena: il prof. Bahaa Najem Mahmood, professore di lingua e letteratura italiana nell’ateneo iracheno – già capo del dipartimento di Italianistica della stessa Università, ed il suo collega e storico Layth Shakir. Quest’ultimo, in particolare, ha trascorso gli ultimi mesi dedicandosi allo studio di fonti arabe relative ai califfati attivi in Calabria nel periodo altomedioevale: grande attesa pertanto per il suo intervento, che risulterà in gran parte inedito alla platea, e che prevede elementi di marineria antica di straordinario interesse.
Il convegno
Il convegno, introdotto dal presidente Romano e chiuso dall’architetto Emilio Minasi, vedrà in sala la presenza di numerose autorità, delle personalità accademiche di maggior spicco del territorio, dell’associazionismo culturale e di categoria. Al Sindaco Giovanni Macrì, il compito di salutare invitati e relatori. Moderatrice, la giornalista Monica La Torre. Partner per la comunicazione, il netowrk LaC.
Gli eventi Unesco
Si tratta di un evento fortemente voluto dal Club per l’Unesco di Tropea, che ogni anno organizza una giornata di studi dedicata a pagine della storia cittadina da approfondire e rivalutare: negli ultimi due anni ricordiamo l’evento dedicato ai codici danteschi del concittadino Pietro Campennì, attivo tra la Calabria e Isola Capodistria nel XIV secolo, seguito dalla giornata di studi bizantini nel 2020, destinata ad approfondire il radicamento del culto ortodosso dalla guerra greco-gotica al XVI secolo. Quest’anno, grazie al contributo prezioso dell’ambasciata d’Italia a Baghdad, all’adesione entusiasta dei due docenti arabi, dell’impegno di tutto il Club ad iniziare dal Presidente Giuseppe Maria Romano, la giornata di studi si annuncia tale, da garantire un prosieguo concreto di approfondimenti e scambi accademici: un visto di sei mesi rilasciato dall’ambasciata proprio per permettere al prof. Shakir un’attività di studi e ricerche adeguata, assicurerà alla città di Tropea l’opportunità concreta di far luce sui tanti aspetti ancora oscuri di una dominazione, quella islamica, molto più profonda e radicata di quanto oggi si sia propensi a ritenere.