Strada del mare, le perplessità di Mirabello sull’intervento del ministero
Il consigliere regionale torna sulla dibattuta questione della Sp 23 Coccorino-Joppolo, chiusa da oltre un anno per la caduta di grossi massi, e afferma: «Come nel gioco dell’oca si torna al punto di partenza»
«In relazione alle dichiarazioni del ministro Toninelli ed ai resoconti di stampa che in queste ore si sono susseguiti ricostruendo i passaggi della sua visita in Calabria, mi sembra opportuno approfondire un paio di punti che riguardano più da vicino la rete infrastrutturale vibonese. In particolare qualche passaggio va approfondito in ordine alla complessa vicenda della messa in sicurezza della Sp n. 23 Coccorino-Joppolo». È quanto afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale del Partito democratico Michele Mirabello, intervenendo nuovamente sulla dibattuta questione della riapertura al traffico del tratto di “Strada del mare” interessata dal crollo di grossi massi sull’asse stradale e per questo chiusa al traffico da oltre un anno. Sull’arteria vi è ora l’interessamento del ministero delle Infrastrutture che ha dato mandato all’Anas di avviare i lavori di messa in sicurezza del costone propedeutici alla riapertura. Il tutto dovrebbe, secondo quanto assicurato dal ministro Toninelli nella sua recente visita in Calabria, avvenire in tempo utile per l’avvio della prossima stagione estiva. «Pur non volendo in alcun modo negare l’importanza del contributo fornito dal ministero alla possibile risoluzione di una questione che è in campo da anni – afferma Mirabello -, e che priva i cittadini totalmente del diritto alla mobilità da oltre un anno, rimane sugli impegni pubblicamente assunti dal ministro qualche aspetto da evidenziare bene. Intanto – si spiega – è molto positivo il coinvolgimento da parte del ministero di Anas, perché, com’è noto a tutti, tale agenzia in astratto potrebbe superare, snellendo la tempistica, alcune difficoltà burocratiche, consentendo ad esempio di eseguire i lavori senza ricorrere a lunghe procedure d’appalto. Dico “in astratto”, a futura memoria, e bene fanno i comitati a preannunciare la futura attenzione e vigilanza, perché le amare esperienze vissute per decenni sulla Trasversale delle Serre di certo non consigliano grande tranquillità. Restano del resto forti le perplessità in ordine alla stesura della progettazione, con la scelta della tipologia d’intervento ancora, come del resto è normale che sia, in alto mare».
Per Mirabello, «del resto, sull’ammontare delle risorse necessarie all’intervento, la facile propaganda ha già fatto registrare in pochi giorni uno stillicidio di cifre e stime, a partire da quelle ipotizzate dal ministro, totalmente prive di riscontro oggettivo proprio perché ancora manca la progettazione dell’intervento. A poco serve dunque allo stato il balletto di previsioni di spesa che oscilla fra i 4 milioni di cui si parlava a seguito del sopralluogo dell’ingegner Moladori di Anas e i 2,5 milioni di cui parla oggi il ministro Toninelli. Restano però due fatti incontrovertibili che ci riportano, al di là delle dichiarazioni di tripudio e dei commenti filogovernativi esultanti, come in una sorta di gioco dell’oca, al punto esatto di partenza in cui ci trovavamo mesi fa». Il primo: «la Provincia di Vibo Valentia, ente attuatore oltre che proprietario dell’asse viario di intervento, esce di scena ed addirittura, per bocca del presidente chiede tempi rapidi alla Regione per la stipula della necessaria convenzione, dopo che per un anno, ad essere buoni, ha tenuto bloccato tutto». Secondo: «la Regione Calabria, di cui si era declamata a mezzo stampa la totale estromissione dai giochi e dagli impegni, e per la quale si discuteva di veri e propri atti che la esautoravano, oggi viene richiamata in causa per la stipula di una convenzione finalizzata all’erogazione delle risorse necessarie alla realizzazione delle opere, da stralciarsi, come afferma lo stesso Toninelli, da quelle accantonate sull’Apq e salvate dal disimpegno». Questo per Mirabello «il quadro oggettivo e concreto su cui la vicenda continua ancora oggi a dipanarsi e per la quale, per la parte che mi compete, insieme alla giunta regionale, non farò mancare il mio costante impegno e la mia assidua vigilanza nell’interesse dei cittadini vibonesi».
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