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Crisi al Comune di Vibo, De Angelis (Mns): «Si trovi il coraggio di azzerare tutto e tornare al voto»

Intervento del coordinatore provinciale del Movimento per la sovranità: «Si continuano a cercare alibi anziché soluzioni e intanto la città sprofonda sempre di più» 

Crisi al Comune di Vibo, De Angelis (Mns): «Si trovi il coraggio di azzerare tutto e tornare al voto»

«Qualcuno ci spieghi qualcosa della politica vibonese… veramente non si riesce a comprendere… la città vive da mesi una paralisi amministrativa e nessuno ha il coraggio di prendersi delle responsabilità, dovrebbe servire l’innocenza (politica) di quel bambino (i cittadini)  che urla a gran voce: “il re è nudo” per scoprire che così la città, spogliata di tutto, non può più essere amministrata. Siamo scivolati nelle ultime posizioni nazionali in quanto a qualità della vita: non è solo un freddo dato statistico, il disagio di questo ultimo posto lo toccano con mano i cittadini ogni giorno sulla loro pelle, possibile che solo chi vive arroccato a Palazzo Luigi Razza non se ne renda conto? Possibile che si continui a ricercare alibi anziché soluzioni?». È questo l’attacco dell’intervento di Fausto De Angelis, coordinatore provinciale del Movimento nazionale per la sovranità, in relazione alla crisi politica attraversata dalla maggioranza alla guida del Comune di Vibo, capeggiata dal sindaco Elio Costa, in questi giorni alle prese con una complessa ricomposizione della giunta comunale e con la situazione emergenziale in cui versano i servizi pubblici, certificata in modo sempre più sconfortante dalle classifiche nazionali. «Nulla è cambiato negli anni a Vibo – prosegue De Angelis -, l’opportunismo pare essere ancora l’attore  protagonista mentre l’interesse pubblico solo una scomoda comparsa dell’ azione “politica” nella nostra città. E così siamo alle solite… si parla nuovamente dell’ennesimo rimpasto di Giunta, si parla di azzeramento e del solito “cambia assessori” per rilanciare un’Amministrazione, insomma il solito alibi che sa della solita presa in giro nei confronti dei cittadini. Tutti sappiamo benissimo che con lo stallo amministrativo che si è creato, (indipendentemente dal tempo che durerà l’amministrazione o dal numero di assessori che si succederanno) non ci saranno le condizioni per scrivere pagine di rilancio. A sostegno ricordiamo che abbiamo già vissuto avvicendamenti in Giunta ed a cosa hanno portato? Ad un impoverimento della stessa con l’inevitabile conseguenza di veder scemare l’attività dell’esecutivo cittadino. Perciò vedere bruciare la dignità di altri tre assessori, che si “dimettono” per un presunto e non specificato rilancio della città, (come se loro fossero gli unici responsabili della ingovernabilità cittadina) quando comunque anche chi potrebbe sostituirli subirà la stessa sorte, a prescindere delle capacità tecniche e professionali (l’onestà politica imporrebbe il riconoscimento dello stato di fatto, non vi è nessuna condizione per la realizzazione e condivisione di un programma per la città)».

De Angelis quindi argomenta: «A questo punto fatta l’analisi delle anomalie e smascherati gli inganni bisogna chiedersi cosa manca veramente a Vibo per poter sperare in un futuro differente, cosa manca per poter chiedere un’amministrazione migliore? Ebbene sembra impensabile ma manca il coraggio, il coraggio di accettare e reagire di conseguenza, nello specifico: manca il coraggio al sindaco, che dicendo “basta” finirebbe di subire scomodi condizionamenti. Potrebbe ricandidarsi proponendo una nuova squadra di fiducia per il governo della città; manca il coraggio a chi si professa opposizione, ambisce ad amministrare in un futuro prossimo la città e non prova ad interromperne il declino; manca il coraggio a chi prova a prendere le distanze ma rimane a guardare e dà il via al valzer degli assessori. Bisogna quindi trovare il coraggio di dare l’unico azzeramento cui auspicano realmente i cittadini cioè quello di poter scegliere presto chi dovrà guidare in futuro questa città, magari già con la prossima primavera, senza temere lo spauracchio di qualche mese di commissariamento, comunque preferibile ad un’agonia di un altro anno e mezzo. La città – conclude il coordinatore del Movimento nazionale per la sovranità – ha bisogno di un serio cambiamento: gli amministratori devono darsi una mossa riscoprendo le virtù della politica, devono lasciar  perdere le strategie per le prossime elezioni europee e regionali e pensare al bene comune, al bene di Vibo Valentia».

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