giovedì,Novembre 28 2024

Strada del Mare, l’ex vicesindaco di Joppolo Ventrice: «Politica locale inconcludente»

Plauso al comitato spontaneo di cittadini che ha «saputo far arrivare la propria voce sino al Governo centrale per fargli assumere impegni certi» 

Strada del Mare, l’ex vicesindaco di Joppolo Ventrice: «Politica locale inconcludente»

“L’intervento diretto del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, riguardo la chiusura della Sp 23, nonostante quanto venga affermato alla stampa nelle ultime ore, mette fortemente in risalto l’incapacità di una classe dirigente, di fatto esautorandola, che ad ogni livello gestisce questo territorio”. E’ quanto afferma in una nota l’ex vicesindaco di Joppolo, Guido Ventrice. “Un comitato spontaneo di cittadini – spiega Ventrice – districandosi da circa un anno nei meandri della burocrazia, tra false promesse, infruttuosi quanto innumerevoli tavoli tecnici e rivoltanti passerelle, credendo nel raggiungimento di un risolutivo obiettivo, è riuscito a far arrivare la propria voce nei “palazzi romani” ed a far assumere impegni certi al Governo centrale. Ciò fa risaltare una cosa soltanto: l’immobilismo e l’inettitudine della politica locale e ne decreta il suo fallimento; una politica che non ha saputo risolvere i problemi della comunità e che ha spinto, spontaneamente, i cittadini a costituirsi in comitato lasciandoli soli; una politica che non rappresenta le istanze dei cittadini e che, per tale ragione, non ha motivo di esistere così com’è oggi. Parliamo di una classe dirigente comunale di Joppolo – rimarca l’ex vice sindaco – che, nonostante quanto oggi voglia far credere, è rimasta silente sin dall’inizio di questa vicenda, non promuovendo nessuna azione concreta, non coinvolgendo i sindaci dei Comuni limitrofi e non ponendosi a capo, com’era invece doveroso, di una cittadinanza stanca dell’evidente clima di abbandono e degrado. Un’amministrazione che ha conosciuto un flebile sussulto all’indomani di una forte e decisa manifestazione civica, per poi riassopirsi nella propria inconcludenza; un’amministrazione che ha svolto le proprie “passerelle” in innumerevoli ed incerti “tavoli tecnici” senza argomenti e senza una linea ben precisa da seguire, se non le solite lagne propagandistiche. Per non parlare, poi, di un Governo regionale che, nelle incapacità economiche e gestionali di una Provincia di Vibo oramai collassata, ha promesso di avocare a se le incombenze di intervento sull’arteria provinciale, senza poi compiere nulla di concreto. Si è limitata, del resto, tramite i suoi rappresentati locali e tramite il presidente della Giunta regionale alle innumerevoli apparizioni che, fine a se stesse, non hanno portato a nulla tra i vari e, alcune volte strampalati, proclami. Hanno operato in ragione di una imminente campagna elettorale per le elezioni regionali in vista, nell’intramontabile stile politico conosciuto a queste latitudini e che, per ovvie ragioni, comincia a non attecchire su una popolazione esasperata e non più sprovveduta come un tempo. Nel concreto c’è che i proclami e le sviolinate delle ultime ore contano nulla di fronte al malessere che avverte la cittadinanza, abbandonata e costretta a perseguire in autonomia le proprie istanze. Ciò dovrebbe far riflettere e far analizzare un dato: quello della sfiducia nelle istituzioni e nella politica, che decreta il tramonto di un sistema dirigente imbarazzante ed inadeguato. Se un qualsiasi obiettivo verrà raggiunto, com’è oggi presumibile, di certo – conclude Ventrice (in foto a sinistra) – non saranno appagati gli sforzi dei “maestri parolai” ma, unicamente, quelli di ogni singolo cittadino e di un Comitato civico che ha saputo e voluto fronteggiare un annoso, quanto intollerabile, problema. Per il resto, bisognerebbe conoscere il senso della vergogna e del ridicolo”.    LEGGI ANCHE: Strada del Mare chiusa fra Joppolo e Coccorino, interviene il Ministero

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