Regionali: ecco i vibonesi in corsa per uno scranno a Palazzo Campanella
Dal centrodestra al centrosinistra, passando per De Magistris, le scelte dei partiti in vista dell'appuntamento elettorale di inizio ottobre
Regionali e candidati. Anche nel Vibonese, naturalmente, è partita – e da tempo anche – la corsa per uno scranno a Palazzo Campanella in vista delle elezioni regionali di domenica 3 e lunedì 4 ottobre prossimi. Un appuntamento elettorale che giunge in netto anticipo rispetto alle previsioni per via della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli e, peraltro, rinviato già due volte a causa della pandemia da Covid 19. Ma nulla – in verità – ferma la liturgia della politica che in attesa del voto si consuma lentamente all’interno delle cancellerie delle forze politiche interessate e obbedisce a “manuali” vecchio stampo che tracciano la rotta di partiti e militanti. Ora tocca nuovamente alla Calabria andare alle urne. Tre – è noto – sono gli aspiranti alla carica di governatore di una regione difficile e complessa: Roberto Occhiuto (centrodestra), Amalia Bruni (centrosinistra) e Luigi De Magistris (coalizione civica). Al loro fianco molte le liste in campo che dovranno cercare di accontentare gli appetiti elettorali di tanti, compresi quelli dei candidati vibonesi alla carica di consigliere regionale. E tra volti vecchi, altri visti in ogni stagione, e qualche novità di rilievo, ecco dunque nomi e cognomi su cui le forze politiche, e non solo, hanno scommesso per la vittoria finale. Tenendo conto, inoltre, che tra poco meno di tre settimane vi sarà la presentazione ufficiale delle liste. Poi giochi chiusi. Per tutti. [Continua in basso]
Centrodestra
Alcuni nomi dei candidati del Vibonese che sosterranno il capogruppo di Forza Italia alla Camera alle elezioni di inizio ottobre circolano ormai da tempo: Michele Comito, primario di Cardiologia all’ospedale Jazzolino, sarà l’uomo su cui punterà Giuseppe Mangialavori, senatore e coordinatore regionale azzurro. A fare da contraltare ci sarà Vito Pitaro, avvocato, consigliere regionale uscente, leader e fondatore della lista di Città Futura che nel 2019 ha sostenuto la candidatura a sindaco di Maria Limardo, assieme, ovviamente, a Forza Italia, che dovrebbe essere in campo con la lista del presidente. La “battaglia” elettorale tra i due è, dunque, aperta. E ancora per il centrodestra: Francesco Arena, medico di famiglia, candidato di Italia del Meridione, ma per via di un accordo nazionale con Forza Italia, IdM non farà liste sue e, dunque, quest’ultimo dovrebbe trovare posto nelle due liste azzurre. E, poi, Francesco De Nisi, ingegnere, ex presidente della Provincia, sarà candidato con Cambiamo, il partito che a livello nazionale fa riferimento a Giovanni Toti, mentre Sabatino Falduto, avvocato, ex assessore al Comune di Vibo Valentia, correrà invece per Fratelli d’Italia. Alfonso Grillo, imprenditore, ex consigliere regionale, dovrebbe essere anche lui in campo e trovare una candidatura nelle liste a sostegno di Occhiuto. I nomi di Noi con L’Italia di Maurizio Lupi, dovrebbero essere Massimo L’Andolina, dirigente medico all’ospedale di Tropea, e Carmelo Nobile, primario dirigente al Mater Domini di Catanzaro, docente universitario ed ex sindaco di Francavilla Angitola. In un primo momento si era parlato del ritorno di Michele Ranieli, ma quest’ultimo ha avuto l’incarico da Lupi di costruire la lista nel collegio Centro Vibo-Catanzaro-Crotone. Infine, la Lega. Da mesi il candidato individuato dal partito vibonese di Salvini e l’avvocato penalista Francesco Muzzopappa, ma da qualche tempo una frangia di militanti non condividerebbe tale scelta, tanto da alimentare una sottile guerra di nervi tutta interna ai rispettivi coordinamenti comunale e provinciale, che potrebbe anche portare a delle inattese novità.
Centrosinistra
Tutto deciso per i candidati vibonesi del Partito democratico che correranno per la Bruni. Sono due: Raffaele Mammoliti, storico dirigente della Cgil, e Luigi Tassone, ingegnere civile, consigliere regionale uscente e già sindaco di Serra San Bruno. Il Movimento 5 Stelle punterà, invece, tutto sull’attuale capogruppo al Comune di Vibo Valentia, l’architetto Domenico Santoro, anche se sulla sua candidatura manca ancora il definitivo disco verde del Movimento. In campo, inoltre, ancora una volta anche l’ex primario del reparto di Neurologia dell’ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia Domenico Consoli, fuori lo scorso 26 gennaio dall’assise regionale per pochi voti,e l’attuale presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Vibo Valentia Antonino Maglia. Entrambi sono candidati per territorio provinciale con la lista della presidente. Al fianco di Carlo Tansi, invece, che sosterrà la Bruni con due liste, per il Vibonese dovrebbero essere della partita elettorale il docente e giornalista Nicola Rombolà, l’avvocato Giovannina Locane, la docente Lucia Quattrocchi e la giornalista Pamela Bruno. [Continua in basso]
La corsa di de Magistris
A sostegno, infine, del candidato presidente della Regione Calabria, nonché attuale sindaco di Napoli ed ex magistrato De Magistris, oltre alla oramai nota candidatura nella lista del presidente del notaio vibonese Antonio Lo Schiavo, già lo scorso anno in corsa per la coalizione di centrosinistra, gli altri candidati che saranno inseriti nelle restanti liste sono Pino Grillo, titolare di un Centro servizi, Michele Rombolà, dentista, Nicole Amodio, dottoressa in Scienze politiche e pubblica amministrazione, Cecilia Poggi, commercialista, e Marcella Murabito, impiegata contabile e attuale segretaria del circolo di Vibo di Rifondazione comunista.
La scelta di Oliverio
C’è da dire, infine, che proprio nella giornata di lunedì scorso, l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio ha rotto qualsiasi trattativa con De Magistris ed ha deciso di candidarsi a presidente della giunta regionale. Vedremo più avanti quali potrebbero essere gli eventuali candidati alla carica di consigliere regionale del territorio provinciale vibonese che decideranno di scendere al fianco di Oliverio. Quest’ultimo in una nota ha rimarcato che «anche in Calabria e in politica non tutto ha un prezzo. La nostra è, innanzitutto, una battaglia di dignità e di libertà al servizio degli interessi puliti del popolo calabrese. Per quanto ci riguarda su di noi e sulle nostre scelte di stare in campo in maniera autonoma, nella prossima competizione elettorale regionale decideranno esclusivamente gli elettori».