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“Fai silenzio ca parrasti assai”, Marisa Manzini torna a Vibo contro la violenza di genere

La presentazione del libro del procuratore aggiunto di Cosenza è stata promossa dalla Questura e dal Sbv nell’ambito delle iniziative della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

“Fai silenzio ca parrasti assai”, Marisa Manzini torna a Vibo contro la violenza di genere

Domani, martedì 20 novembre alle 18, il Polo culturale Santa Chiara di Vibo Valentia ospiterà la presentazione del volume “Fa silenzio ca parrasti assai” (Rubbettino, 2018), opera prima del procuratore aggiunto della Repubblica di Cosenza Marisa Manzini. Interverrà con l’autrice il questore di Vibo Andrea Grassi. Nel libro si affronta il tema della ‘ndrangheta, «elemento costitutivo della società calabrese; le famiglie di ‘ndrangheta sono cellule della società e, come tali, respirano la stessa aria. Sono cellule malate, però, che si nutrono della parte sana della collettività, dissanguandola. La forza della ‘ndrangheta sta nell’omertà, nella capacità di impedire che si parli della crudeltà e della prepotenza che la contraddistinguono. Il silenzio – si legge ancora nella presentazione dell’evento -, a volte determinato dalla paura, altre volte dalla indifferenza o, ancora, dalla vicinanza, ne ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. È la forza della parola, il coraggio di denunciare, che potrà distruggerla. Le parole fanno paura, ecco perché un capo, Pantaleone Mancuso, atterrito, perde il controllo, nel corso di un’udienza in cui è imputato e urla al suo pubblico ministero: “Fai silenzio, fai silenzio, fai silenzio ca parrasti assai, hai capito ca parrasti assai, fai silenzio ca parrasti assai”. Espressione dello stato d’animo di un boss che comprende che il muro che ha costruito per la protezione sua e della sua famiglia sta per essere infranto dal coraggio di chi usa la parola». (L’articolo prosegue sotto la pubblicità

L’evento del 20 novembre rientra in una serie di iniziative promosse dalla Questura di Vibo Valentia per «fronteggiare ogni forma di violenza di genere, e che andranno ben oltre il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne; l’ambizioso e nobile progetto concepito dal Questore Grassi prevede infatti una stretta e produttiva collaborazione tra il Comune di Vibo Valentia, le forze dell’ordine e l’istituzione culturale più attiva e riconosciuta a livello provinciale, il Sistema bibliotecario vibonese, con l’obiettivo dichiarato di provare ad infrangere “il codice del silenzio”, ossia l’omertà. Non una sterile e sfuggente celebrazione ma un punto di partenza teso a veicolare i messaggi della legalità e del rispetto delle diversità».  

Marisa Manzini, magistrato, ha ricoperto gli incarichi di sostituto procuratore presso le procure di Lamezia Terme, la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e di sostituto procuratore generale a Catanzaro. Dal 2015 è procuratore della Repubblica aggiunto a Cosenza. Ha diretto il comitato scientifico nel corso di Alta formazione sulle “Politiche di contrasto alla mafia – Analisi delle mafie e delle strategie di contrasto” e ha fatto parte del Comitato scientifico nel corso di Alta formazione sulle “Prevenzioni della corruzione nella Pubblica amministrazione” organizzati dalla Fondazione della Università Magna Graecia di Catanzaro. Autrice di articoli e di saggi su periodici, partecipa, da sempre, ad incontri con i giovani volti a diffondere la cultura della legalità.

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