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Mare sporco, lo sfogo di una mamma: «Il peggiore mai visto, porterò via le mie bimbe dalla Calabria» – Video

Le vacanze si chiuderanno in anticipo per Caterina, che si trova in ferie a Pizzo: «Ogni giorno l'acqua diventa verde e poi marrone ed emana un gran fetore, altro che alghe». Le chiamate in Capitaneria e al Comune: «Mi è stato risposto di non infamare questo territorio»

Mare sporco, lo sfogo di una mamma: «Il peggiore mai visto, porterò via le mie bimbe dalla Calabria» – Video

Continuano ad indignare le condizioni in cui si presentano le spiagge e il mare del Vibonese. Osservata speciale in questi giorni la zona che va da Portosalvo a Pizzo, passando da Bivona a Vibo Marina: soprattutto da qui giungono le segnalazioni di turisti e gente del posto sempre più imbufaliti. Acque che non sono più del loro naturale colore turchese, né tantomeno limpide e trasparenti come ci si aspetterebbe da quella che è ovunque conosciuta come la Costa degli Dei. Spiagge sporche, violentate dalla presenza di ogni genere di rifiuti e persino da grossi sacchi di immondizia. La strana moria dei pesci che preoccupa i bagnanti e li rende ancora più restii a tuffarsi. Tutto questo alla vigilia di Ferragosto, nei giorni in cui il litorale è più frequentato, in un territorio che di questo tipo di turismo in gran parte campa. «Che peccato dover portare le mie bimbe via dalla Calabria prima del previsto, perché non possono fare neppure un bagno», scrive mamma Caterina, in vacanza a Pizzo, in una lettera-denuncia che suona come un pugno allo stomaco. [Continua in basso]

«Ogni mattina da fine luglio – continua Caterina Mannacio – il mare diventa giallo, verde e poi marrone con bollicine bianche e chiazze che emanano un gran fetore. Niente a che vedere con le alghe di cui tanto i nostri politici regionali e locali si riempiono la bocca, così come tanti operatori in conflitto d’interessi. Si tratta evidentemente di scarichi illegali, e per fortuna un po’ di esperti e di articoli di giornale, in questi giorni, stanno facendo emergere i fatti e le indagini pare si stiano attivando (comunque troppo tardi?). Il fatto più inquietante però è la moria di pesci sul bagnasciuga: anche questo non ha nulla a che vedere, chiaramente, con il caldo del periodo ma è solo ed esclusivamente causato dai veleni impunemente sversati da qualcuno in acqua».

Pizzo, spiaggia invasa dai rifiuti

Una situazione che lei stessa si è premurata di segnalare a chi di competenza: «Ogni giorno ho chiamato la Capitaneria di Porto di Vibo Marina, l’Arpacal e il Comune di Pizzo. Ma, come nelle nostre migliori tradizioni, nessuno si prende la responsabilità di niente, ognuno rimanda alle competenze altrui. Anzi, un interlocutore istituzionale – in una delle mie telefonate di denuncia – mi risponde incredibilmente di smettere di infamare quello che è anche il mio mare. Brutta miopia non capire che, se c’è un problema, bisogna prenderne atto e salvare l’unica fonte di sviluppo di questa terra, il turismo. Le persone intelligenti non si sentono offese di fronte alla verità». [Continua in basso]

«Leggo articoli di compiacimento perché in Calabria è tutto sold out: alberghi, villaggi, case. Certo, ma qualcuno è andato vicino a questi turisti che hanno prenotato le vacanze a marzo, che sono inorriditi e schifati dalla condizione dolosamente insostenibile del mare? Qualcuno ha chiesto loro se mai torneranno in questa terra?», si chiede Caterina, che chiude la sua lettera con un’amara riflessione: «Era l’anno giusto, l’anno in cui la maggior parte degli italiani è rimasta in Italia per trascorrere le tanto desiderate vacanze dopo quasi due anni di difficoltà pandemiche, e noi calabresi abbiamo deciso di accogliere i turisti così, con il mare peggiore che si sia mai visto».

Mare sporco a Pizzo

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