Vibo, la difficile estate delle frazioni costiere: nella morsa di gravi carenze e disservizi
Dalla crisi idrica all’assenza di assistenza sanitaria. E ieri anche il vasto incendio sulla collina che sovrasta Vibo Marina
Domenica 1° agosto, il caldo non dà tregua ma sale anche il termometro che misura il livello di invivibilità e la pazienza della gente. Naturalmente il problema principale è quello collegato alla mancanza dell’acqua in molte zone, ma vi sono tanti altri disservizi che affliggono residenti e turisti nel territorio costiero del comune di Vibo Valentia. Da Vibo Marina a Bivona, passando per Porto Salvo, è un lungo elenco di carenze alcune esistenti da sempre, tanto da essere ormai considerate irrisolvibili, altre più recenti ma che nondimeno contribuiscono a complicare la vita quotidiana delle persone. In cima a questo “ cahier des doleances” c’è certamente il problema, quello più pesante e più avvertito, della carenza idrica, che ha portato i cittadini esasperati a porre in essere un blocco stradale lungo la Statale 18, poi rimosso dietro la promessa di una riunione, prevista per domani, che dovrà affrontare l’annoso problema. [Continua in basso]
Non va meglio per quanto riguarda l’assistenza sanitaria sul territorio: nessuna farmacia aperta per turno domenicale, né a Vibo Marina né a Porto Salvo (la più vicina farmacia aperta si trova a Pizzo), mentre si attende ancor ancora l’attivazione del Suem 118, già deliberato dall’Asp ma che nessuno ha ancora visto, per non parlare della istituzione del Poliambulatorio specialistico, la cui attivazione era stata annunciata ma che è anche esso finito nella nebulosa delle opere irrealizzate. Inoltre, chi avesse bisogno di rivolgersi all’ufficio postale, nella giornata di sabato, troverebbe le porte sbarrate in quanto da giugno a settembre è in vigore l’orario estivo che prevede la chiusura nelle giornate del sabato. Per non tralasciare le apprensioni che ultimamente sono emerse per quanto riguarda la sicurezza. Servizi primari che dovrebbero essere presenti in un popoloso territorio, segnatamente nel periodo estivo quando il carico antropico diventa più elevato. Un mix di carenze e disservizi che opprimono, ogni giorno di più, gli abitanti delle frazioni marinare, mentre i turisti promettono di non metterci più piede.
Nella serata di ieri anche il fuoco, per rendere ancora più drammatica una situazione già difficile. Sull’incendio si registra una nota della Pro loco di Vibo Marina con la quale viene espressa gratitudine al lavoro dei vigili del fuoco che sono riusciti a domare le fiamme evitando conseguenze inimmaginabili. «Un danno ingente per la collina, per il verde, per Vibo Marina. Ci sarà un piano emergenza incendi per la nostra collina? Magari per mezzo di sentieri tagliafuoco? Molti ettari di macchia mediterranea sono andati distrutti, una grave perdita per il bene comune di cui tutti dovrebbero essere consapevoli. A causa di questo disastro sarà ridotto il drenaggio d’acqua per le sorgenti collinari, sarà maggiore il rischio frane ed allagamenti per i terreni sottostanti. La collina va maggiormente salvaguardata – questo il monito dell’associazione -, magari pensando ad un grande parco collinare Miramare attraversato dal vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro Lucane tentando di rivalutarlo. Servono progetti audaci e lungimiranti, controcorrente, ispirate a logiche che non guardino solo alla cementificazione che ha già deturpato una delle colline più belle della Calabria, ove giacciono già strutture alberghiere chiuse da anni e che non hanno creato occupazione né sviluppo».