domenica,Dicembre 22 2024

Morte del piccolo Angelo, la versione di uno dei medici indagati

Il legale del dottor Fiaschè, Raimondo Paparatti, definisce «palesemente falsa» la circostanza che la paziente «sia stata rimandata a casa benché presentasse segni di sofferenza fetale».

Morte del piccolo Angelo, la versione di uno dei medici indagati

La versione secondo la quale Elvira Marturano «non sia stata ricoverata benché presentasse segni di sofferenza fetale» non risponde a verità secondo Raimondo Paparatti, avvocato difensore del dottor Rocco Fiaschè, uno dei tre medici indagati per la morte intrauterina del piccolo Angelo, riscontrata giovedì scorso all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia.

Il difensore, «fermo restando il rispetto dovuto ai genitori per la sofferta perdita del loro piccolo, nonché la piena fiducia nell’operato della magistratura», evidenzia come «la ricostruzione effettuata dai querelanti non corrisponde a verità allorché viene riferito che all’atto della visita effettuata dal mio assistito all’alba del giorno 26 dicembre la signora Marturano non sia stata ricoverata benché presentasse segni di sofferenza fetale».

Tale ricostruzione viene definita «palesemente falsa perché la visita ed il successivo tracciato cui è stata sottoposta la signora Marturano non hanno evidenziato alcuna anomalia o segni di sofferenza fetale, ma solo modeste contrazioni uterine del tutto normali vista l’epoca della gestazione».

Circostanza che, per la difesa, «in assenza di indicazioni cliniche che rendessero necessario il suo immediato ricovero, la signora veniva invitata a ritornare a casa con la raccomandazione di un successivo monitoraggio e controllo ospedaliero laddove le contrazioni uterine dovessero risultare più intense, regolari e ravvicinate nel tempo».

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