Revoca licenza a bar-pasticceria di Pizzo sospesa dal Tar
Accolto in sede cautelare il ricorso dei titolari dell’esercizio commerciale. Dalla chiusura deriverebbe un danno grave ed irreparabile. Fissata la trattazione nel merito
Accolta dalla prima sezione del Tar di Catanzaro l’istanza di tutela cautelare del provvedimento di revoca della licenza, della Scia e delle altre autorizzazioni amministrative disposte dall’ufficio Suap del Comune di Pizzo nei confronti del bar pasticceria Carfi di via Nazionale. Il provvedimento del Comune di Pizzo è stato pertanto sospeso dai giudici amministrativi in attesa che il ricorso venga esaminato nel merito. La revoca era avvenuta per motivi di ordine pubblico su richiesta della Prefettura di Vibo Valentia a seguito di una nota dei carabinieri contenente le informative che segnalavano in più occasioni (oltre dieci) la presenza di soggetti con precedenti penali e di polizia all’interno dell’esercizio commerciale di Giuseppe Juonior Fiorillo. Da qui la contestuale proposta di revoca delle autorizzazioni e della Scia. Per il Tar, però, all’esito dell’istruttoria svolta in sede cautelare non è stato “maggiormente specificato il contesto in cui è stata osservata la presenza di soggetti controindicati all’interno dell’esercizio commerciale gestito dal ricorrente”, assistito dall’avvocato Domenico Colaci. Il provvedimento di ritiro della licenza, da un primo esame dei giudici, risulta “carente di istruttoria, posto che non risulta che il bar-pasticceria sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca pericolo per l’ordine pubblico”. Per il Tar, quindi, il “periculum derivante dalla chiusura dell’esercizio commerciale è evidente e connotato dai requisiti della gravità e dell’irreparabilità” e da qui l’accoglimento dell’istanza cautelare che permette la prosecuzione dell’attività commerciale. Il merito del ricorso verrà discusso il 27 marzo del prossimo anno.