sabato,Novembre 30 2024

Sequestro di persona e lesioni aggravate, anche il terzo dei fratelli Lo Bianco non risponde al gip

Interrogatorio di garanzia per Salvatore Lo Bianco che si trova detenuto nel carcere di Bologna

Sequestro di persona e lesioni aggravate, anche il terzo dei fratelli Lo Bianco non risponde al gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere anche il più piccolo dei tre fratelli Lo Bianco, tutti arrestati martedì con l’accusa di aver sequestrato e brutalmente pestato Vanessa Currà, la 40enne di Pernocari rimasta per quasi 17 ore incatenata e imbavagliata in due magazzini. Interrogato a Bologna per rogatoria del gip di Vibo Valentia, Salvatore Lo Bianco, 37 anni, non ha inteso fornire spiegazioni sull’episodio che lo vede coinvolto, avvalendosi della facoltà che la legge gli riconosce. E’ accusato dei reati di concorso in sequestro di persona, lesioni aggravate e detenzione illegale di una pistola (insieme ai fratelli Luca, 47 anni, compagno di Vanessa Currà, e Antonio Lo Bianco). In particolare, i tre Lo Bianco avrebbero fatto scendere con violenza Vanessa Currà da una Ford Focus sulla quale viaggiava con il compagno Luca Lo Bianco, dapprima accerchiandola, impedendole così di allontanarsi, per poi iniziare a percuoterla con pugni e calci, bloccandole i polsi dietro la schiena con una corda e legandola anche dai piedi.  Dopo averla imbavagliata, secondo l’accusa l’avrebbero scaraventata nel vano di un furgone Renault Traffic di colore giallo e poi condotta in un magazzino di Ionadi legandola con le braccia ad un macchinario per la tosatura delle nocciole, pestandola violentemente e reiteratamente in ogni parte del corpo con tavole di legno e di ferro, oltre che con pugni e calci. I dissapori fra Leoluca Lo Bianco e la donna sarebbero nati in particolare dalla contrarietà della famiglia Lo Bianco a far vivere in casa loro due figli che la donna aveva avuto da altre due precedenti relazioni. E’ stato il primo figlio della donna a sporgere denuncia ai carabinieri per la scomparsa della madre. Da qui l’avvio delle indagini e l’arresto dei tre fratelli Lo Bianco, tutti difesi dall’avvocato Michelangelo Miceli. Salvatore Lo Bianco era ripartito per Bologna già domenica sera.   LEGGI ANCHE: Sequestro di persona e brutale pestaggio a Vibo: in due non rispondono al gip

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