Festival Leggere&Scrivere, Tassone: «Basta umiliazioni. Spirlì trovi soluzione»
Il consigliere regionale del Pd: «Vibo Valentia è considerata dalla Regione come una Cenerentola da non calcolare, forse per potersi meglio concentrare su ciò che più aggrada»
«La maggioranza di centrodestra che governa la Regione dimostra, ancora una volta, di essere pronta solo ad azioni di facciata, mentre quando è il momento di valorizzare le migliori esperienze culturali, si volta dall’altra parte, forse per la vergogna determinata dall’incapacità di programmare correttamente». Il consigliere regionale Luigi Tassone non manda giù il mancato finanziamento del Festival Leggere & Scrivere e chiama alle proprie responsabilità «quanti a parole sbandierano l’interesse per la crescita culturale, ma con i fatti producono una vistosa regressione». [Continua in basso]
«Proprio quando, dopo anni difficoltà – sostiene Tassone – Vibo Valentia stava riuscendo ad emergere, diventando la Capitale italiana del libro, ecco che l’insipienza politica e amministrativa interviene in maniera devastante provocando un paradosso incomprensibile. Quello che oggi viene fuori è che Vibo Valentia è considerata dalla Regione come una Cenerentola da non calcolare, forse per potersi meglio concentrare su ciò che più aggrada. A poco valgono i commenti postumi: qui servono azioni concrete e immediate perché c’è anche un danno d’immagine non indifferente».
Alla luce di questa situazione, Tassone invita «la Giunta Spirlì a svegliarsi e a trovare una soluzione adeguata, perché la comunità vibonese è stanca di subire umiliazioni«. «Speriamo – conclude Tassone – che questi mesi che ci separano dalle elezioni passino in fretta, perché la Calabria non può più permettersi beffe e autogol».