Spazzamento, lo Slai Cobas: «Capitolato da terzo mondo»
Il coordinatore provinciale Piperno chiede l’immediata rimozione dei dirigenti comunali «che hanno pensato di lasciare fuori dalla pulizia metà del centro urbano e tutte le frazioni».
«Un capitolato da terzo mondo». Il giudizio del coordinatore dello Slai Cobas, Nazzareno Piperno, sulle disposizioni che regolano il rapporto tra il Comune e l’azienda Ased, addetta alla nettezza urbana, è a dir poco netto. «Quello predisposto dai funzionari del Comune è qualcosa di talmente assurdo da diventare ridicolo. Da ridere, però, non c’è veramente nulla» aggiunge il sindacalista.
La vicenda vede al centro delle polemiche, l’accordo che prevede che il servizio di spazzamento sia effettuato dagli operai sono in alcune zone centrali della città, a discapito delle zone periferiche e semiperiferiche. «Non diversa – per Piperno – potrebbe essere la reazione di fronte alla notizia che vede consapevolmente esclusa dallo spazzamento circa la metà della città capoluogo e tutte le frazioni. Che fine hanno fatto, a pochi mesi dall’insediamento della Giunta Costa, i tanto sbandierati (in campagna elettorale) proclami su una città più pulita se ora, alla prima prova, tutto si dissolve come neve al sole ed i cittadini, quelli di serie B, devono abituarsi all’idea che a Vibo le tasse si pagano ma i servizi bisogna dimenticarseli?».
IL COMMENTO/Chiacchiere e distintivo
Tutto ciò, mentre ancora «15 operai aspettano di essere avviati al lavoro, con un’attesa che potrebbe rivelarsi inutile, perché – afferma Piperno – la ditta si guarderà bene dall’assumerli per andare a svolgere un servizio non previsto, ritenendo forse che, per quanto di sua competenza, il personale già assunto sia più che sufficiente, anche in ciò comunque sbagliando perché il risicato numero di operai assunti con la corposa riduzione di orario (quattro ore al giorno) non bastano certo per soddisfare le necessità della città, pur con i corposi tagli allo spazzamento di cui solo ora si è venuti a conoscenza. Ed è sufficiente un giro per le vie della nostra sfortunata città per rendersene conto».
Alla luce, a parere di Piperno, anche le vicende amministrative assumono un nuovo significato. «Le dimissioni dell’assessore all’Ambiente assumono ben altro potenziale significato di fronte allo scempio compiuto dai funzionari comunali, autori di quella alzata d’ingegno che ha pensato bene di lasciare fuori dalla pulizia e dal decoro circa la metà del centro urbano e tutte le frazioni».
E proprio con i funzionari comunali non è affatto tenero il coordinatore Slai Cobas che li definisce «incompetenti» chiedendo che vengano «immediatamente rimossi dai loro incarichi (o magari subiscano anche loro come i lavoratori Rsu una riduzione di orario e di retribuzione». Infine, alla Giunta e al sindaco una «chiamata alle proprie responsabilità, se non altro per aver avallato un così becero ed ingiusto capitolato».