Chiusura Leggere&Scrivere, adesso scendono in campo gli imprenditori
Lettera dell’amministratore unico Capomolla (società Villa delle Rose) per sollecitare la categoria a intervenire e salvaguardare il Festival. Fissato un incontro per domani
Con una nota dell’amministratore unico Antonio Soccorso Capomolla, inviata a tutte le associazioni di categoria, al direttore del Sistema bibliotecario vibonese, Gilberto Floriani, al sindaco della di Vibo Valentia, Maria Limardo e al presidente della Camera di commercio, Sebastiano Caffo, la società Villa delle Rose di Monterosso Calabro, operante nel settore socio-sanitario e partner del Festival Leggere&Scrivere, che da anni si svolge nello storico Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, ha sollecitato l’intervento dell’imprenditoria vibonese per assicurare il necessario supporto finanziario alla kermesse letteraria, divenuta un vero e proprio baluardo della cultura e però attualmente in pericolo di sospensione, stante il preannunciato diniego dei rituali finanziamenti pubblici. [Continua in basso]
«Per il Festival Leggere&Scrivere – si legge nella nota diramata da Villa delle Rose – si ritiene sia giunto il momento delle scelte forti, come quella di rendersi finanziariamente autonomo, sganciando il proprio destino dalla schizofrenia comportamentale di quelle istituzioni che, per dovere d’ufficio, dovrebbero supportarlo ma che, di fatto, ne precludono l’esistenza (paradosso 2021: Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro, Festival Leggere&Scrivere sospeso per mancato finanziamento). Un supporto finanziario dell’imprenditoria, quello prospettato da Villa delle Rose – è scritto sempre nel comunicato – peraltro, non episodico e limitato all’edizione 2021 del Festival ma perdurante nel tempo e finalizzato alla creazione di una vera e propria Fondazione sostenuta dalle imprese vibonesi».
Un supporto ampiamente giustificato, per Capomolla, da diversi ordini di motivi: è dovere etico di ogni imprenditore garantire, in modo chiaro e trasparente, uno schietto mecenatismo, soprattutto in favore di realtà notoriamente affermatesi come eccellenze; le liberalità espresse dalle imprese trovano, nei modi e nei termini di legge, adeguato ristoro in specifiche agevolazioni fiscali (Art bonus, ecc.); last but not least, gli “investimenti in cultura” delle imprese trovano sempre positivi ritorni nel medio lungo periodo, poiché – viene spiegato infine nella nota – la crescita culturale delle comunità è, nel contempo, indice e sprone del miglioramento delle condizioni socio-economiche dei territori e, dunque, di nuovi potenziali “spazi di mercato” per le stesse imprese». [Continua in basso]
Per concretizzare l’idea in un vero e proprio progetto, come già anticipato al direttore del Sistema, Villa delle Rose ha fissato un incontro telematico per venerdi 16 luglio alle ore 18 con tutte le associazioni di categoria, con il sindaco di Vibo e il presidente della Camera di commercio.