Il Comune di Vibo scommette sul Piano di rigenerazione urbana
Inseriti 20 milioni di spesa. L’assessore Russo: «Per noi una grande opportunità». Previsti, tra l’altro, l'ammodernamento delle reti e il recupero degli ambiti nevralgici della città e dei borghi periferici
«Abbiamo ventisei interventi programmati per la prima annualità, tutti finanziati per circa 13 milioni di euro grazie ad un lavoro costante atto ad intercettare ogni opportunità data dai bandi della Comunità europea, del Governo e della Regione». Giovanni Russo, assessore ai Lavori pubblici al Comune di Vibo Valentia, ha difeso a spada tratta il proprio operato nel corso del consiglio comunale della settimana scorsa, convocato per l’approvazione del Bilancio di previsione 2021, di cui proprio il Piano triennale delle opere pubbliche costituisce l’allegato più importante e significativo. Basti pensare che l’importo complessivo degli interventi sui tre anni di riferimento (2021-2023) è di circa 185 milioni di euro. [Continua in basso]
«Come ogni anno – ha dunque spiegato nel corso del suo intervento in aula l’esponente della giunta Limardo – i documenti programmatori da sottoporre all’approvazione del Consiglio uniscono in sé la capacità politica di raggiungere gli obiettivi prefissati, con la necessità di dimensionare questi obiettivi alle reali risorse disponibili cercando di raggiungere il giusto equilibrio. Il metodo di lavoro applicato si è basato partendo dalla ricognizione dello stato attuale, dello stato di realizzazione dei lavori approvati dal Consiglio nell’elenco annuale negli anni precedenti e procedendo alla definizione del nuovo programma attraverso un aggiornamento della elaborazione già adottata», ha riferito l’assessore.
Il piano triennale di Palazzo Luigi Razza poggia, dunque, la sua realizzazione essenzialmente su due aspetti: limitare le opere previste a carico dei fondi comunali, per le ovvie ristrettezze economiche, e intensificare la programmazione degli interventi a carico degli enti sub-comunali quali Regione, Stato ed Europa. [Continua in basso]
E, secondo Russo, tale programmazione «sta dando i suoi frutti» grazie sempre «ad un controllo dei bandi, ad una valida progettualità e alla capacità di seguire su tutti i tavoli le nostre proposte per portarle ad obiettivo ed ottenere per la città il più alto numero di finanziamenti. C’è da svolgere – ha detto ancora l’assessore di Palazzo Razza – un intenso lavoro per la messa in sicurezza del territorio e sulla ristrutturazione delle scuole. Sulla viabilità si sta investendo molto, oltre agli interventi già realizzati su via Lacquari, su viale della Pace, sul tratto di via Roma longobardi, e a giorni su via Senatore Parodi, si è deciso di intervenire a breve sull’accesso principale della città lato ospedale nuovo con fondi di bilancio».
Ma l’amministrazione Limardo, per rilanciare il capoluogo, scommette soprattutto sul Piano di rigenerazione urbana (inserito nel Piano triennale) per il quale sono previsti 20 milioni di euro. Sempre a giudizio di Russo, infatti, detto strumento «rappresenta una grande opportunità del Governo che si vuole cogliere al volo, grazie ai tanti progetti individuati che costituiscono un insieme coordinato di interventi in aree strategiche, finalizzati ad attuare un percorso di rigenerazione urbana attraverso il miglioramento della qualità del decoro urbano, del tessuto ambientale e della mobilità sostenibile, nonché dello sviluppo dei servizi culturali, educativi e sportivi. Si tratta – è stato fatto osservare in aula – di una serie di interventi coerenti tra loro e in linea di continuità con gli interventi già avviati o già completati, che interessano l’intero territorio di Vibo Valentia». [Continua in basso]
In particolare, il Piano di rigenerazione varato dall’amministrazione prevede «l’ammodernamento delle reti, ma anche il recupero degli ambiti nevralgici della città e dei borghi periferici. Oltre al lavoro sulle reti, si sono ritenuti importanti e urgenti e, per questo si sono già avviati, interventi di riqualificazione del centro urbano e degli ingressi alla città, delle vie d’accesso, delle connessioni, degli spazi sociali. È stato pubblicato – ha ricordato sempre Russo -, in collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti, il concorso di progettazione per piazza Municipio. Inoltre, sta per essere ultimata la scala mobile di accesso al centro storico, dalla circonvallazione suburbana di via Degli Artigiani, proprio in corrispondenza del Terminal Bus, la Stazione delle Autolinee che sarà, presto, interessata da lavori di adeguamento, messa in sicurezza e allestimento, come lo sarà, l’altro Terminal Bus, quello di via Giustino Fortunato».
E ancora: «Saranno riqualificate con interventi di pedonalizzazione, di illuminazione, di messa in sicurezza, di arredo urbano, le due principali strade di accesso alla città: via Alcide De Gasperi (da nord) e via Dante Alighieri (da sud). Contestualmente – ha precisato il titolare dei Lavori pubblici – a ridosso di viale Vittorio Emanuele III, in pieno centro storico, sarà riqualificata piazza Spogliatore, area del mercato settimanale e del parcheggio delle Clarisse, in vista del più importante intervento detto del Cardo delle Clarisse. Il Parco delle Rimembranze sarà interessato da lavori di riqualificazione, allestimento e messa in sicurezza. Lo stesso accadrà a villa Gagliardi. Altresì – ha specificato l’assessore del capoluogo – il nuovo teatro comunale si avvia alla inaugurazione, come importante presidio culturale di un ambito periferico che ne ha bisogno e che, per questo, è già stato interessato da interventi di decoro urbano e dalla previsione della realizzazione del Polo dell’Infanzia».
Quindi le frazioni: anche a Piscopio, dove si sono programmati interventi di riqualificazione delle aree intorno agli edifici popolari, come a Longobardi e a Porto Salvo, «si è già intervenuti, per recuperare spazi alla vita sociale e al decoro urbano, nell’ottica di una ricucitura della città», ha sottolineato sempre l’assessore, il quale non ha poi mancato di ricordare che il rione Pennello di Vibo Marina «sarà interessato da interventi di rigenerazione urbana, in linea con i princìpi Zona 30 – Borgo Futuro e, a questo proposito, proprio nelle scorse settimane, è stato demolito un edificio, alla presenza delle alte cariche dello Stato, sul territorio. Al suo posto – ha annunciato Russo – nascerà il Giardino dei Libri».
Amara la chiusura dell’intervento: l’amministratore comunale, infatti, ha chiarito che «molto lavoro è stato fatto, ma molto c’è ancora da fare soprattutto nello snellimento delle procedure e fasi burocratiche. Gli uffici stanno lavorando ai limiti delle proprie possibilità. Gli ultimi pensionamenti hanno ridotto a soli tre dipendenti del settore. Purtroppo – questa la conclusione di Russo – c’è molto lavoro arretrato che richiederebbe il potenziamento delle strutture».