Inchiesta sui rifiuti a Vibo Valentia, gli inquirenti concentrati sull’appalto alla Dusty
I carabinieri ascolteranno la dirigente del settore Ambiente del Comune. La Procura dopo l’individuazione delle precise fattispecie di reato, in cerca delle singole responsabilità
Finisce l’intero contratto d’appalto disciplinante i rapporti fra il Comune e la ditta Dusty, all’attenzione della Procura di Vibo che – come svelato in anteprima da Il Vibonese.it sabato scorso (LEGGI QUI: Caos rifiuti a Vibo Valentia: si muove anche la Procura della Repubblica) – con la sezione di pg dei carabinieri, aliquota “Nucleo Ambiente”, ha prelevato a “palazzo Luigi Razza” numerosi documenti. Gli investigatori sono intenzionati a capire quanti fra i servizi previsti nel contratto sono stati effettivamente assicurati dalla ditta per come previsto, quale controllo ha effettuato il Comune sul corretto espletamento di quanto concordato con il contratto e, soprattutto, capire se su presunte omissioni nella raccolta dei rifiuti e nello spazzamento di strade, vie, marciapiede ed aiuole, emergono dei profili di responsabilità penale. A tal proposito, i carabinieri “Nucleo Ambiente” sono intenzionati ad ascoltare a sommarie informazioni la dirigente del settore Ambiente del Comune, Adriana Teti. Un’indagine ad ampio raggio, quella voluta dal procuratore Bruno Giordano (in foto) che, dopo aver “fotografato” le ipotesi di reato che si configurano dinanzi all’abbandono incontrollato di rifiuti in ogni angolo della città e delle frazioni, mira ad individuare le singole responsabilità penali per poter procedere poi con le contestazioni. L’indagine è ancora all’inizio e i documenti acquisiti negli uffici del Comune nei giorni scorsi vengono spulciati in queste ore dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria, aliquota carabinieri “Nucleo Ambiente”, guidati dal luogotenente Gaetano Vaccari. Nulla viene lasciato al caso. La Dusty, dal canto suo, proprio ieri ha rispedito al mittente le accuse che gli sono piovute addosso da più parti, ribadendo la serietà del proprio operato e indicando precise responsabilità in capo al Comune ed alla polizia municipale per i mancati controlli e le mancate sanzioni nei confronti degli incivili che abbandonano i rifiuti per strada. Di certo, al momento, i carabinieri non hanno avanzato richiesta di documenti alla Dusty. L’appalto aggiudicato dalla ditta di Catania – l’unica partecipante al bando – oltre alla raccolta dei rifiuti prevede anche lo spazzamento delle strade, la rimozione delle erbacce e degli arbusti ovvero il diserbo stradale dalla vegetazione spontanea, la pulizia dei marciapiedi, la pulizia delle spiagge comunali dal 15 maggio al 30 settembre e la potatura degli alberi cittadini non ricompresi nelle ville comunali. Un servizio di pulizia completo, dunque, del valore di dieci milioni di euro. Una cifra importante che avrebbe dovuto garantire una città pulita ed ordinata. Cosa allo stato – a tre anni dall’insediamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Elio Costa – non avvenuta. Di chi siano le responsabilità di carattere penale starà alla Procura accertarlo. Alla politica, invece – in queste ore impegnata in un botta e risposta su “poltrone”, tradimenti e “tatticismi” che non appassionano i cittadini – il compito di risolvere i problemi per offrire a chi paga le tasse un ambiente decoroso e degno di un capoluogo di provincia. LEGGI ANCHE: Rifiuti a Vibo, la ditta Dusty: «Colpa degli incivili e del Comune che non li sanziona»
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