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Comune Vibo, omissioni e falso su un immobile: indagata la dirigente Adriana Teti

Destinatari dell’avviso di conclusione indagini anche Giuseppina Eulilli, Maria Pinto e Gioele Pelaggi. Al centro dell’inchiesta un immobile in località Buffetta

Comune Vibo, omissioni e falso su un immobile: indagata la dirigente Adriana Teti
La dirigente comunale Adriana Teti

Falso ideologico ed omissioni in atti di ufficio. Questi i reati che il pm della Procura di Vibo Valentia, Corrado Caputo, contesta con l’avviso i conclusione delle indagini preliminari in un’inchiesta che mira a far luce sul collaudo di un fabbricato le cui opere sarebbero state realizzate in difformità rispetto al progetto originale. Indagata la dirigente comunale, Adriana Teti (omissione di atti d’ufficio), questa volta quale ex responsabile del settore Urbanistica del Comune di Vibo Valentia. Indagata per lo stesso reato anche Giuseppina Eulilli, anche lei quale ex responsabile del settore Urbanistica di “palazzo Luigi Razza”, attualmente in pensione. Sono accusati di aver omesso di comunicare all’autorità giudiziaria i verbali di sopralluogo depositati dalla polizia municipale che aveva accertato difformità e anomalie nella realizzazione di lavori in un’abitazione di contrada Buffetta. Collaudatore statico dell’immobile per civile abitazione, sito in località Buffetta, l’ingegnere Gioele Pelaggi che ha rilasciato – secondo l’accusa – il certificato di ultimazione lavori “attestando falsamente la conformità al progetto”, anche lui destinatario dell’avviso di conclusione indagine per il reato di falso ideologico.

Stesso reato – falso ideologico – viene contestato anche a Maria Pinto, di Vibo Valentia, poichè nella qualità di progettista “al fine di trarne un ingiusto profitto presentava una dichiarazione infedele (Scia) all’autorità competente, al fine di realizzare opere difformi a quelle previste nel progetto, con il chiaro intento – si legge nel capo d’imputazione – di eludere i parametri edilizi-urbanistici, consistenti in una diversa destinazione di uso del locale interrato e realizzare volumi non considerati nel calcolo della cubatura”. Reato accertato, ad avviso della Procura, in data 28 aprile 2016. Maria Pinto è difesa dagli avvocati Pietro Chiappalone e Antonello Fuscà.

I quattro indagati avranno ora venti giorni di tempo dalla notifica del provvedimento che li interessa, per chiedere al pm di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive. Gioele Pelaggi in passato è stato anche consigliere comunale.  

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