Nasce anche a Vibo l’Associazione dei giovani consulenti del lavoro
Di recente costituzione, si propone di stabilire proficui contatti con il mondo della formazione e delle imprese. Rubino presidente, La Piana vice.
«In un contesto di rapidi e considerevoli mutamenti normativi che stanno interessando il mondo del lavoro, finalmente da qualche settimana anche la provincia di Vibo Valentia può avvalersi della funzione sociale e professionale dell’Associazione dei giovani consulenti del lavoro».
È quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dalla neo costituita associazione, nel quale si chiarisce inoltre l’importanza del «ruolo del consulente del lavoro, nelle sue diverse e innovative funzioni e competenze, in un momento storico in cui tale professione si rende sempre più indispensabile nell’affiancare le imprese a vincere le innumerevoli sfide di competitività che ogni giorno l’economia globalizzata moderna pone loro davanti».
Tra gli obiettivi che l’associazione si pone c’è anche un «maggiore e proficuo contatto preventivo della professione con il mondo della scuola e dell’università, lo studio e l’approfondimento di materie giuslavoristiche, previdenziali, fiscali ed economiche nonché l’attivazione di tutte quelle iniziative utili all’attuazione delle politiche attive del lavoro».
Alla neo costituita associazione, il cui consiglio direttivo è composto da Giuseppe Rubino (presidente), Francesco La Piana (vice presidente), Carlo Malfarà Sacchini (tesoriere) e da Rosalba Stefania Greco (segretario), potranno aderire tutti i consulenti del lavoro iscritti all’Albo dei consulenti del lavoro della provincia a condizione che non abbiano compiuto i 45 anni di età.
L’associazione vuole dare così un «fattivo contributo allo sviluppo delle imprese e del territorio, ponendosi come ausilio a chi ogni giorno cerca di svolgere tra mille difficoltà una professione senza la quale molte imprese manifesterebbero serie difficoltà alla sopravvivenza stessa, tra i mille rivoli di un sistema legislativo confusionario, complesso e tutt’altro che semplificato».