AstraZeneca, a Vibo in tanti rifiutano il richiamo con altri vaccini ma l’Asp tranquillizza -Video
Tante le prenotazioni saltate, pochi accettano Pfizer o Moderna per la seconda dose. Il referente sanitario dell’Azienda provinciale, Antonio Talesa: «Molte persone hanno solo rinviato, torneranno»
Le nuove disposizioni sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca stanno creando non poco allarmismo tra la popolazione. In base alle nuove indicazioni del Cts chi era stato vaccinato con Astrazeneca e ha meno di 60 anni dovrà fare Pfizer o Moderna. Un cocktail di vaccini che sta portando molte persone a rinunciare. «Non si tratta di un vero e proprio rifiuto», precisa il referente sanitario dell’Asp di Vibo Valentia Antonio Talesa, «molte persone hanno solo rinviato l’appuntamento per informarsi su eventuali effetti collaterali. Altri invece pretendono AstraZeneca che al di sotto dei 60 anni non possiamo somministrare».
Per il medico si tratterebbe di un momentaneo disorientamento delle persone giustificalo dalle discordanze degli esperti in materia. «La somministrazione di un vaccino diverso è sicura», conferma Talesa, che fa riferimento a uno studio spagnolo che ha escluso rischi in caso di somministrazione di un secondo vaccino diverso dal primo. Eppure, nonostante le rassicurazioni sembra prevalere il timore. Al Palasport di Vibo, molti hanno disertato l’appuntamento. Segno evidente di uno stato di disorientamento, come conferma anche chi ha accettato suo malgrado di fare un richiamo diverso. «Ho 52 anni e stamattina ero prenotata per fare l’AstraZeneca», dice una signora che aggiunge: «Non ho particolari timori versi i vaccini, ma sono solo tanto confusa, perché un giorno dicono una cosa e il giorno seguente il contrario della stessa. Le fa eco un’altra donna: «Non mi sento tranquilla – ammette – ma se mi dicono di fare un altro vaccino lo faccio, altrimenti vanifico la dose fatta a marzo scorso e non avrebbe senso».
Il medico ricorda come Vibo Valentia sia una provincia virtuosa per numero di somministrazioni. Basti pensare che su una popolazione vaccinabile di 150mila abitanti, 132.298 persone – pari all’80% – hanno ricevuto almeno la prima dose. Sono 9.562 (su un totale di 18.708) le persone sotto i 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca e ora devono fare il richiamo con Pfizer o Moderna. E sulla variante Delta che si è diffusa in Gran Bretagna, il medico Talesa tranquillizza: «Non escludo una nuova ondata, ma sarà meno aggressiva di quelle che abbiamo già avuto, con effetti meno devastanti su chi è vaccinato».