Comune Vibo e salario accessorio, domani l’assemblea del personale
Così Antonello Nusdeo (Rsu-Cisal): «Dopo il fallito tentativo da parte dell’amministrazione di scaricare sul Nucleo di valutazione le responsabilità del mancato pagamento, tutte le sigle sindacali prendono posizione e annunciano battaglia»
«Dopo il fallito tentativo da parte dell’amministrazione di scaricare sul Nucleo di valutazione le responsabilità del mancato pagamento del salario accessorio relativo agli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 al personale dipendente del Comune di Vibo Valentia, tutte le sigle sindacali prendono posizione e annunciano battaglia». Lo dichiara Antonello Nusdeo, Rsu-Cisal a Palazzo Luigi Razza il quale aggiunge che, «dopo la decisa risposta all’assessore al Personale (Domenico Primerano, ndr), resa pubblica della triade di professionisti incaricati dall’Ente, la situazione sembra essersi completamente arenata, anche perché nessuna azione positiva ha avuto seguito in direzione della risoluzione dello spinoso problema». Detto questo, il sindacalista ricorda pertanto l’assemblea del personale dipendente e parti sociali prevista per domani, 15 giugno, con inizio alle ore 10,30, nella sala del consiglio comunale di Palazzo Luigi Razza, convocata nei giorni scorsi dai sindacati di categoria di Cgl, Cisl e Uil. [Continua in basso]
«Probabile – aggiunge Nusdeo – che nel corso dell’incontro, durante il quale si discuterà anche della carenza di personale e del carico di lavoro che i pochi rimasti sono costretti a sopportare, soprattutto in vista degli imminenti pensionamenti, sarà proclamato lo stato di agitazione con la decisione, forse scontata, di ricorrere al prefetto di Vibo Valentia (Roberta Lulli, ndr) per tentare di risolvere il problema degli istituti contrattuali non corrisposti. Il presente comunicato viene trasmesso agli organi di stampa anche perché una eventuale svolta ostile della vertenza potrebbe generare ulteriori risvolti negativi per la cittadinanza che già oggi – chiude il sindacalista – penalizzata dalla lentezza burocratica comunale, a causa dei pochi dipendenti rimasti in servizio, potrebbe essere ancor più danneggiata da una protesta eclatante del personale».