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‘Ndrangheta: omicidi a Vibo, la Dda chiede sei rinvii a giudizio

Stralciate dall’inchiesta “Outset” due posizioni. Per nove indagati si va verso l’archiviazione. All’attenzione del gup i delitti di Mario Franzoni e Giuseppe Pugliese Carchedi

‘Ndrangheta: omicidi a Vibo, la Dda chiede sei rinvii a giudizio

Richiesta di rinvio a giudizio della Dda di Catanzaro per sei imputati coinvolti nell’operazione antimafia denominata “Outset” ovvero “Inizio”. Due invece le posizioni stralciate rispetto all’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La richiesta del pm Andrea Mancuso interessa: Rosario Fiorillo, alias “Pulcino”, 29 anni, di Piscopio; Domenico Giampà (cl. ’81), attuale collaboratore di giustizia, di Lamezia Terme; Enzo Giampà (cl. ’70) di Lamezia Terme, il quale avrebbe guidato la moto con a bordo Domenico Giampà; Nazzareno Mantella, 35 anni, di Vibo Valentia; Salvatore Mantella, 44 anni, di Vibo Valentia, cugino di Andrea Mantella; Rosario Primo Mantino,43 anni, di Vibo Marina. Stralciate, al fine di procedere separatamente, le posizioni di: Andrea Mantella, 45 anni, di Vibo Valentia, collaboratore di giustizia, e Franco Barba, 56 anni, di Vibo Valentia. L’udienza preliminare è stata fissata dinanzi al gup distrettuale, Francesca Pizii, per il 9 luglio prossimo. Secondo l’accusa, Andrea Mantella, Domenico Giampà, Vincenzo Giampà, Franco Barba, Salvatore Mantella e Nazzareno Mantella avrebbero concorso nell’omicidio di Mario Franzoni, 29 anni, commesso a Portosalvo il 21 agosto del 2002, mentre la vittima si trovava a bordo della sua Fiat Punto dopo essere rientrato in paese da Mariano Comense per un periodo di vacanza. Franco Barba e Andrea Mantella vengono indicati come i mandanti del fatto di sangue (oltre ai defunti Francesco Scrugli, ucciso nel 2012, e Carmelo Lo Bianco, alias “Piccinni”, il boss dell’omonimo clan di Vibo morto in carcere), ma la loro posizione è stata separata da quella degli altri sei imputati. Salvatore Mantella e Nazzareno Mantella avrebbero invece curato la logistica dell’omicidio fornendo le armi e un motorino ai killer. Domenico e Vincenzo Giampà sarebbero stati invece gli esecutori materiali del fatto di sangue con il secondo che avrebbe guidato la moto con a bordo il secondo. Contestati anche i reati di concorso in detenzione di armi illegali e ricettazione. Dell’omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi (in foto in alto nel riquadro) e del ferimento di Francesco Macrì, entrambi di Vibo Valentia, commessi il 17 agosto 2006 lungo la strada che collega Pizzo a Vibo Marina mentre i due si trovavano a bordo di un’auto, sono invece chiamati a rispondere Rosario Primo Mantino e Rosario Fiorillo che avrebbero ucciso la vittima designata in concorso con Davide Fortuna, quest’ultimo ucciso in spiaggia nel luglio del 2012 a Vibo Marina nell’ambito della guerra di mafia contro il clan Patania di Stefanaconi.

Rispetto alla prima parte dell’inchiesta, escono di scena altri iniziali indagati. Non viene fra l’altro contestato, rispetto all’originaria inchiesta, il tentato omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi che non ha retto ai successivi riscontri del Tribunale Riesame. Si va verso l’archiviazione, quindi, per le posizioni di: Michele Fiorillo, alias “Zarrillo”, 31 anni, di Piscopio; Nazzareno Felice, 57 anni, pure lui di Piscopio. Per quanto attiene invece all’omicidio di Mario Franzoni, si va verso l’archiviazione per i seguenti originari indagati: Paolino Lo Bianco, 54 anni, esponente apicale dell’omonimo clan di Vibo Valentia ed Enzo Barba, 66 anni, detto “Il Musichiere”, al vertice dell’omonima “famiglia” di Vibo Valentia da sempre alleata ai Lo Bianco; Giuseppe Raffaele Barba (cl. ’68) di Vibo Valentia, alias “Pino presa”; Domenico Chirico (cl. ’82) di Lamezia Terme, attualmente detenuto per altro reato; Giuseppe Salvatore Galati (cl. ’64) di Piscopio; Gregorio Gasparro (cl. ’71) di San Gregorio d’Ippona; Pasquale Giampà (cl. ’64) di Lamezia Terme (collaboratore di giustizia). Nel collegio di difesa gli avvocati: Sergio Rotundo e Domenico Anania per Rosario Fiorillo; Manfredo Fiormonti per Domenico Giampà; Aldo Ferraro e Giovanna Aprile per Vincenzo Giampà; Antonio Porcelli e Salvatore Sorbilli per Nazzareno Mantella; Francesco Stilo e Sergio Rotundo per Salvatore Mantella; Sergio Rotundo e Caterina Ferrari per Rosario Primo Mantino. In foto: Rosario Fiorillo, Salvatore Mantella e Andrea Mantella 

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