Tangenziale ovest, accordo vicino tra Comune di Vibo e Ministero
A Roma rinunciano agli interessi e al riconoscimento delle spese ad oggi sostenute. Palazzo Razza, invece, si impegna a rendicontare le spese sostenute e a restituire, previa sottoscrizione di un Piano di rientro, le somme residue incassate e non utilizzate
L’amministrazione comunale di Vibo Valentia si determina sulla gestione dei Fondi vincolati al fine di riuscire a sbloccare l’avvio della Tangenziale ovest. Palazzo Luigi Razza, lo ricordiamo, è stato destinatario, a suo tempo, del finanziamento per la realizzazione dei “Lavori di collegamento degli agglomerati industriali della città di Vibo Valentia” per un importo complessivo di 21 milioni di euro, ripartito in 7 milioni per ciascun anno degli esercizi finanziari 2003, 2004 e 2005. [Continua in basso]
Alla data della dichiarazione del dissesto finanziario, però, le somme del progetto non erano presenti nelle casse comunali e anche i residui passivi non sono stati trasferiti alla Commissione straordinaria di liquidazione, «poiché – fanno sapere dal Comune – all’epoca si trattava di residui passivi derivanti da gestione vincolata. Sono state diverse le interlocuzioni e gli incontri tra l’amministrazione comunale e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. E, in particolare, nella riunione svoltasi da remoto il 3 giugno scorso è emersa come unica via percorribile la proposta di un atto transattivo tra Comune e Ministero attraverso cui si chiede al ministero la rinuncia degli interessi a qualsiasi titolo e il riconoscimento ai fini della rendicontazione delle spese ad oggi sostenute. L’Ente, di contro, – annotano sempre da Palazzo Razza – si impegna a rendicontare le spese sostenute e a restituire, previa sottoscrizione di apposito Piano di rientro, le somme residue incassate e non utilizzate, allo stato attuale contabilizzate in avanzo vincolato, tecnicamente e contabilmente non utilizzabili».
Per il sindaco Maria Limardo «il Piano di rientro così strutturato, previo accordo, sarà sottoposto al consiglio comunale, poiché si tratta di un Piano di rientro con impegno finanziario pluriennale». A giudizio dell’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo, invece, «tale Piano, qualora sottoscritto dalle parti, è coerente con il Piano di riequilibrio già approvato».