Comune Vibo, la Cisal a valanga su Primerano: «Si arrampica sugli specchi»
Per Nusdeo (Rsu), sul salario accessorio, l’assessore agisce nel «tentativo, inutile, di giustificare una situazione incancrenita e le cui responsabilità sono, invece, ben evidenti. Perché tutto quello che asserisce è stranamente non aderente alla mera realtà»
Per lui l’assessore Domenico Primerano «si arrampica sugli specchi». E, peraltro, lo fa in maniera «confusionaria ed evasiva». Decisa replica di Antonello Nusdeo, Rsu-Cisal al Comune di Vibo Valentia, al titolare del Personale, nonché vicesindaco, dopo che quest’ultimo ieri ha fatto sapere che sul mancato pagamento ai dipendenti comunali degli ultimi tre anni (2018, 2019 e 2020) del salario accessorio avrebbe incontrato i vertici del Nucleo di valutazione per capire cosa possa essere accaduto. Ma per Nusdeo, intervenuto anche lui ieri sulla delicata faccenda, non mancando, tra l’altro, di parlare di «promessa non mantenuta» da parte dell’amministrazione Limardo, Primerano agisce nel «tentativo, inutile, di giustificare una situazione incancrenita e le cui responsabilità sono, invece, ben evidenti. Perché tutto quello che asserisce nel suo intervento è stranamente non aderente alla mera realtà». [continua in basso]
Innanzitutto, a dire del sindacalista, «va brevemente chiarito che il salario accessorio comprende due grandi tronconi di istituti contrattuali: la performance, che a sua volta si divide in organizzativa e individuale, e le indennità specifiche, responsabilità, disagio, reperibilità festiva e notturna, turnazione, maneggio valori. Per ciò che concerne la performance – spiega sempre Nusdeo – il contratto prevede che, una volta fissati gli obiettivi, il Nucleo di valutazione verifichi se questi si siano raggiunti ed esprime una stima esclusivamente sui dirigenti e non sul personale. Per cui, la liquidazione delle spettanze relative alle indennità non dipende dall’operato Nucleo di valutazione».
Per ciò che concerne sempre la performance, il contrato stabilisce inoltre che «i dirigenti nei primi tre mesi di ogni anno depositino le schede di valutazione al responsabile delle risorse umane, e non al Nucleo di valutazione, entro i primi tre mesi di ogni anno e qualora ciò non avvenga la valutazione finale si ritiene positiva al 100 per cento. Quindi – si chiede e chiede Nusdeo – il Nucleo di valutazione che ci azzecca? Altro che inceppi». L’odierna situazione, poi, chiarisce sempre il sindacalista della Cisal, «registra esclusivamente la liquidazione delle indennità 2018. Mancano all’appello la performance 2018, 2019, 2020 e 2021 e le indennità 2019, 2020, 2021». Come si vede, Nusdeo tira dentro anche l’anno in corso. [continua in basso]
Quindi un ultimo affondo, questa volta contro i dirigenti, passati e presenti: «Se i ritardi oggi ci sono, un pensierino circa le responsabilità lo si deve anche ai dirigenti che si sono succeduti perché – afferma convinto il sindacalista – non solo non hanno provveduto ad adempiere al loro dovere di consegnare le schede di valutazione entro i primi tre mesi di ogni anno, ma sono stati anche premiati dall’amministrazione comunale con gli stipendi più alti d’Italia pur essendo un Ente – questa l’amara conclusione dell’interessato – in dissesto economico-finanziario».