Polia: sequestrati due autolavaggi, una denuncia
Gli impianti, con annesso deposito di automezzi, scaricavano le acque reflue industriali in assenza di autorizzazione
I militari della stazione carabinieri forestale di Serra San Bruno, con il supporto di quelli appartenenti alla stazione carabinieri forestale di Polia, hanno denunciato il titolare di un’impresa con servizi di autofficina, carrozzeria ed autolavaggio. Nell’azienda è stato scoperto che i due impianti di autolavaggio, uno al coperto e l’altro all’esterno, risultavano gestiti illegalmente. Quello al coperto operava con le autorizzazioni allo scarico delle acque reflue industriali scadute già dall’anno 2015.
L’altro all’aperto, oltre ad essere privo delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue industriali, era stato realizzato in assenza del permesso a costruire e della necessaria autorizzazione paesaggistica ambientale, vista la ridotta distanza da un importante corso d’acqua.
All’interno della sede operativa dell’azienda era poi presente un deposito incontrollato di fanghi di decantazione derivanti dall’esercizio degli autolavaggi. Si sta cercando di verificare la connessione con l’accertamento di sversamenti di reflui industriali nel fiume Mesima attraverso l’utilizzo di autocisterne, già sequestrate nel corso di una parallela attività operativa. E’ stata riscontrata, inoltre, l’occupazione abusiva di terreni di proprietà della Regione Calabria, per la realizzazione di un deposito di automezzi a servizio dell’attività di impresa.
Il titolare dell’azienda è stato denunciato per violazione della normativa urbanistico-edilizia, per la violazione del vincolo paesaggistico ambientale, per invasione arbitraria di terreni demaniali, per illecita gestione dei rifiuti industriali, derivanti dall’attività di autolavaggio, con la connessa contestazione di una sanzione amministrativa pari a 31.000,00 euro. Si è proceduto così al sequestro preventivo dei due impianti di autolavaggio, con la sospensione delle relative attività anche in attesa di impartire le prescrizioni necessarie ad eliminare le rilevanti anomalie riscontrate. I cittadini sono invitati a segnalare presunti sversamenti illeciti nei corsi d’acqua al numero di emergenza ambientale 1515.