Traffico di droga fra Lombardia e Sardegna: arrestati pure due vibonesi
I sei destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare avrebbero movimentato cocaina ed eroina per un valore di sette milioni al mese
Ci sono anche due vibonesi fra gli arrestati dalla Squadra Mobile di Cagliari nell’ambito di un’operazione antidroga. Associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico l’accusa nei confronti di sei indagati. I due vibonesi, ritenuti i referenti lombardi per il rifornimento di sostanze stupefacenti e destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono: Giovanni Arena, 42 anni, di Francica, già detenuto ad Alghero e Giovanni Bretti, 40 anni, di Vibo Valentia ma residente a Limbiate nel milanese. I due vibonesi sono accusati di aver contattato alcuni albanesi, tra i quali Armando Ndoja, 54 anni, residente a Paderno Dugnano, pure lui arrestato, che si sarebbe occupato di procacciare i carichi di eroina e cocaina. Arrestato poi fratelli Luca Arzu, 44 anni, di Arzana, già detenuto a Uta, e Pino Arzu, 59 anni, che secondo gli investigatori sarebbero stati i promotori, organizzatori e finanziatori del traffico. Arrestato infine Massimiliano Cojana, 42 anni di Cagliari che avrebbe avuto il compito di spacciare nel capoluogo sardo. Ricercati dalla polizia e dall’Interpol altri tre albanesi coinvolti nell’organizzazione. Le indagini della polizia sono partite nel 2015 e hanno permesso di ricostruire il percorso di ben cinque carichi di droga, per complessivi 25 chili, uno dei quali – per circa sette chili di cocaina – intercettato il 24 ottobre a Muravera, nella Sardegna Sud Orientale. In quella occasione ad essere arrestati furono Giovanni Arena e due albanesi. I componenti utilizzavano telefoni usa e getta e non parlavano mai espressamente di droga, avevano parole d’ordine per identificare corrieri e acquirenti che tra loro non si conoscevano e in sette mesi avrebbero movimentato tra i cinque e i sette milioni di euro di cocaina ed eroina che dalla Lombardia finiva nelle piazze della Sardegna ed a Cagliari in particolare. L’operazione è stata denominata “Gran Turismo”.