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Caso Viscomi, Soriano a gamba tesa: «Attaccano il prof perché sulla sanità devono tacere»

L’ex dirigente dem striglia quanti hanno criticato il deputato per la sua partecipazione all’iniziativa di Serra: «Silenzio utile a coprire le responsabilità gestionali di un dg espressione del Pd e del governatore della Calabria»

Caso Viscomi, Soriano a gamba tesa: «Attaccano il prof perché sulla sanità devono tacere»

«Gli attacchi fatti nelle ultime ore ad Antonio Viscomi, reo di aver accettato di partecipare ad un dibattito sulla sanità organizzato da un’associazione presente in consiglio comunale a Serra San Bruno mi lascia sconcertato, quasi incredulo di fronte al livello che ha toccato il dibattito politico se cosi si può chiamare. Colpisce che una questione normale come parlare di sanità, dopo gli articoli di stampa dei giorni scorsi e quanto detto sulla televisione La7, scateni da parte degli “scudieri” (il termine è mutuato, e non appartiene alla mia cultura,) un feroce attacco all’unico parlamentare del Pd del nostro territorio, di cui dovremmo essere fieri, difenderne le azioni e sposarne le iniziative in un momento in cui abbiamo subito da parte dell’elettorato una sonora batosta».

A riferirlo in un comunicato è Michele Soriano, medico e già dirigente del Partito democratico, da sempre molto critico con la corrente maggioritaria democrat a Vibo Valentia che ne ha peraltro recentemente invocato l’espulsione a seguito della campagna elettorale delle elezioni politiche che ha visto lo storico esponente prendere le distanze dal partito.

Per Soriano «appare evidente che l’aggressione di cui è oggetto l’onorevole Viscomi è volgare e senza motivazioni valide e nasconde il timore che la gente apra gli occhi sulle vere responsabilità di chi gestisce attualmente la sanità  nel Vibonese. Una sanità fanalino di coda in Italia che non ha avuto una seria programmazione da parte di una politica più attenta a gestire le clientele che le necessità delle persone. Una sanità fatta di annunci da parte del governatore che hanno reso ridicola una classe dirigente impegnata più a litigare che a costruire, con l’unico risultato raggiunto che è stato quello di subire da anni un commissariamento che ha trattato la sanità in modo ragionieristico ignorando che in Calabria non sono più garantiti, ad esempio neppure i Lea».

Ancora, l’ex dirigente democrat ricorda di «aver più volte sollecitato il Pd locale ad un confronto sulla sanità ed inviato lettere ed esposti al presidente della Regione al procuratore della Repubblica ed in ultimo sulla situazione dell’ostetricia segnalata da alcuni dirigenti medici ho prodotto alcune mie considerazioni al prefetto. Nessuna risposta da un Pd provinciale asservito e complice di una amministrazione fallimentare ed incapace di gestire la sanità vibonese. Ecco di questa sanità è vietato parlare. Forse a parlarne avrebbe dovuto essere il presidente della commissione sanità o il fantomatico segretario provinciale o l’ex deputato del Pd del territorio o anche il presidente della conferenza dei sindaci (nell’ordine Mirabello, Censore, Insardà e Tassone, ndr)».

Ma come avrebbero potuto farlo? – chiede Soriano – «Parlarne avrebbe significato spiegare alla gente perché gli ospedali di Tropea e Serra San Bruno sono di fatto chiusi e l’ospedale di Vibo è vicino al collasso con reparti strutturalmente pericolosi e parzialmente chiusi da anni, avrebbero dovuto spiegare perché l’inizio vero dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale è rinviato sine die, stante, a quanto di mia conoscenza, la mancata approvazione ad oggi del  progetto esecutivo. Avrebbero dovuto spiegare il perché due dei più importanti reparti dello Jazzolino, quello di ostetricia e quello di ortopedia soffrono di criticità croniche ed i concorsi per primario di ostetricia e per aiuto di ortopedia, sono di fatto bloccati più per interessi politici e personali che per il bene della comunità. Accetti il presidente della commissione sanità un dibattito pubblico e vedrà che le vere motivazioni verranno alla luce e le vere responsabilità sull’agonia della sanità nella provincia di Vibo saranno provate e chiare. Forse è per non spiegare queste cose e tante altre, anche nella gestione dei concorsi, che si vuole impedire a Viscomi di partecipare ad un convegno sulla sanità. E’ sicuramente più utile mantenere un silenzio assordante e coprire le responsabilità gestionali di un direttore generale che è espressione del Pd provinciale e del governatore della Calabria. Tutto deve essere tenuto sotto silenzio per non disturbare il manovratore che tenta di raccogliere gli ultimi frutti di una stagione ormai alla fine».

Per questo, a parere di Soriano, «ora scatta l’ordine di attaccare Viscomi, gli scudieri ubbidiscono senza esitazioni e si tenta di distruggere quel poco di positivo che era emerso da una campagna elettorale fallimentare. Ignorando che i rapporti di forza sono cambiati e che l’efficacia del loro fuoco è di fatto depotenziata dai risultati elettorali del 4 marzo omogenei in tutta la provincia compreso Serra e Ricadi. Si tenta di far saltare il banco per evitare che quella che è una iniziativa tendente al bene della gente e del nostro territorio possa apparire agli occhi dei più una loro delegittimazione politica e mostri a tutti la miseria di una classe dirigente delegittimata dal voto che non ha mai detto nulla e che non avendo nulla da dire incapace di un confronto di qualità preferisce la rissa e l’attacco scomposto all’unica persona che può, al momento, per cultura, capacità, e ruolo politico tentare di ricostruire nonostante le macerie che loro hanno lasciato».

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