sabato,Novembre 30 2024

Intimidazione nel Vibonese a familiari vittima mafia, la solidarietà di Libera

La condanna dell’associazione antimafia per i proiettili inviati alla mamma di Giuseppe Russo, ucciso nel 1994, ed all’avvocato Marco Talarico

Intimidazione nel Vibonese a familiari vittima mafia, la solidarietà di Libera

Solidarietà da “Libera” a Teresa Lochiatto, vedova Luzza, alla quale nel pomeriggio di ieri è stata recapitata una lettera anonima contenente tre proiettili di pistola e la foto del figlio Pino Russo, vittima innocente, ucciso vent’anni fa dalle cosche della ‘ndrangheta vibonese. “I componenti delle ‘ndrine sono capaci di tutto – scrive “Libera” in una nota – anche di simili gesti inumani. Perchè solo chi apparentemente ha sembianze umane, può essere capace di un così atroce gesto: rievocare il dolore di un figlio ucciso, con la minaccia evidente che l’altro figlio, Matteo, da sempre impegnato in Libera, farà la stessa fine. Alla signora Lochiatto, a Matteo Luzza, attualmente responsabile regionale del settore memoria di Libera Calabria, vanno la sincera vicinanza e solidarietà dell’intera rete di Libera regionale. In Calabria – continua “Libera” – c’è chi vuole impedire che continui il nostro impegno perchè giovani, imprenditori, commercianti, giornalisti, sacerdoti, scuole, associazioni, sindacati, facciano fronte comune per impedire il dilagare della ‘ndrangheta. C’è anche chi ritiene che con tali gesti intimidatori si ritorni ad un clima di paura e di omertà, che non ci si costituisca più parte civile nei processi di ‘ndrangheta o per richiedere il ristoro dei danni nei confronti dei carnefici. Lo vogliamo ribadire con forza anche attraverso questo comunicato, anche se lo faremo nei modi e nei tempi opportuni ad Acquaro: il nostro impegno continua, consapevoli che solo attraverso una cittadinanza attiva e responsabile, solo attraverso il riappropriarci del nostro passato – come insegnava Antonino Caponnetto – potremmo riappropriarci anche dell’avvenire di questa nostra terra. Tale impegno, sempre secondo colui che ha reso operativa l’idea del pool antimafia di Rocco Chinnici, va assunto “con decisione, fermezza, serenità, ma anche con amore e speranza. Questo l’invito che rivolgiamo a tutti coloro i quali ritengono di doversi spendere per una Calabria libera dalla ‘ndrangheta, dalla corruzione e da ogni forma di violenza e sopruso”.

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