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Riscossione ancora al palo, opposizione unita in nome della “caccia ai furbetti”

Una mozione sottoscritta da tutti gli esponenti della minoranza consiliare impegna l’Amministrazione Limardo ad aumentare le entrate di almeno il 30 per cento nel 2021

Riscossione ancora al palo, opposizione unita in nome della “caccia ai furbetti”
Il Comune di Vibo

Riscossione dei tributi comunali ancora in primo piano a Vibo Valentia. Un tasto dolente, quello del contrasto all’evasione tributaria, che incide direttamente sullo stato di salute – oggi comatoso – delle casse comunali. A sollevare nuovamente la questione sono tutti i consiglieri d’opposizione, per una volta uniti dalla stessa causa. Gli stessi che hanno presentato una mozione da inserire all’ordine del giorno della prima seduta utile di Consiglio comunale.

L’iniziativa è partita dal capogruppo del Movimento 5 stelle Domenico Santoro ed ha ricevuto il sostegno non solo di Silvio Pisani, suo compagno di partito, ma anche di Pietro Comito (Concretezza), Loredana Pilegi (Vibo prima di tutto), Laura Pugliese (Misto), Stefano Soriano e Stefano Luciano (Pd), Marco Miceli e Giuseppe Policaro (Vibo democratica) e Lorenza Scrugli (Vibo da vivere). A dimostrazione, scrivono, che «le opposizioni in Comune sono unite per difendere i diritti dei cittadini e la loro qualità di vita».

Tornando alla mozione, essa «è divenuta necessaria poiché quasi tutti i provvedimenti richiesti dal Piano di Riequilibrio non sono stati attuati. In particolare questa Amministrazione permette che i “furbetti dei tributi” continuino a far pagare i servizi comunali solo a coloro che correttamente pagano tutto».

Quindi, i firmatari ricordano che «il Consiglio comunale, con deliberazione n. 16/2019A, ha approvato il Piano di Riequilibrio del Bilancio comunale; con tale Piano l’Amministrazione comunale in carica è tenuta ai seguenti comportamenti: o assicurare la copertura integrale dei costi del servizio Rsa o ad attivare ogni entrata per finanziare le passività e la copertura della posizione debitoria complessiva (disavanzi, debiti fuori bilancio e passività potenziali) indicata nel piano deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale».

Ancora, «la situazione di partenza delle entrate proprie non era adeguata, così come le attività di accertamento con una capacità di riscossione che non supera il 50 per le tributarie e perfino al solo 40 per le extra tributarie. Il Comune – ricordano i consiglieri d’opposizione – si impegnava ad applicare tempestivamente tutte le misure necessarie per il recupero dell’evasione o ad effettuare il controllo delle posizioni e il recupero dell’evasione attraverso una molteplice effettuazione di azioni».

Da qui l’asserzione: «con riferimento agli impegni presi non sembra che le entrate comunali siano in aumento; non sembra che i furbetti, evasori, siano stati stanati; non sembra che questa Giunta abbia messo in campo progetti e/o procedure atte al controllo dell’evasione; non sembra che la pandemia in atto abbia interessato tale settore». Di conseguenza, con la mozione s’impegna l’Amministrazione comunale in carica a «intensificare la lotta all’evasione dei tributi comunali con l’obiettivo di far aumentare nel 2021 almeno del 30 per cento le entrate, mettendo in atto progetti e/o procedure specifiche».

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