Droga e armi in un casolare, giovane di Limbadi condannato in appello
Rideterminata la pena inflitta in primo grado con il rito abbreviato. I carabinieri avevano trovato 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, una pistola, 23mila euro in contanti e un rilevatore di microspie
La Corte d’Appello di Catanzaro ha rideterminato la pena nei confronti di Danilo Schimio, 29 anni, di Mandaradoni di Limbadi, alla pena di 4 anni, 5 mesi e 10 giorni. Danilo Schimio era stato arrestato nell’ottobre 2019 poiché sorpreso con 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, una pistola con matricola abrasa ed un rilevatore di microspie. Erano stati i carabinieri della Stazione di Limbadi, unitamente al Nucleo cinofili di Vibo, ad arrestare Danilo Schimio al termine di una perquisizione domiciliare estesa anche a un casolare rurale nella sua disponibilità.
Erano così spuntati fuori 11 chili di marijuana, 688 grammi di cocaina, una pistola semiautomatica Beretta (calibro 7.65), due caricatori, 29 cartucce, oltre 23mila euro in banconote di vario taglio, una valigetta in plastica con all’interno un rilevatore di microspie audio e video, sette telefoni cellulari di provenienza furtiva, un passamontagna, un binocolo con visore notturno a infrarossi e tre bilancini di precisione. In primo grado l’imputato era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. All’esito del giudizio di secondo grado, la Corte d’Appello, ritenendo fondate le doglianze difensive dell’avvocato Francesco Capria, ha quindi rideterminato la pena inflitta in abbreviato dal gup del Tribunale di Vibo revocando anche l’interdizione legale e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
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