Vibo, il procuratore Manzini tra i relatori alla seduta di laurea dell’Istituto di Criminologia
Una decina gli studenti che il 7 maggio conseguiranno il diploma. Tra loro Giovanni Iovine che discuterà una tesi, che vede il magistrato correlatore, sull'analisi delle tracce di sangue sulla scena del crimine
L’Istituto Italiano di Criminologia degli studi di Vibo Valentia ha annunciato l’elenco degli allievi che, il prossimo 7 maggio, conseguiranno i diplomi di laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica indirizzo Criminologia e Intelligence. Tra questi l’allievo Giovanni Iovine con la tesi “Bloodstain Pattern Analysis (B.P.A.)”, di cui è relatore il professore Mario Boero e correlatrice il procuratore aggiunto alla Procura di Cosenza Marisa Manzini.
«Si tratta – si legge in una nota – di un interessante lavoro che analizza elementi importanti sulla scena del crimine. Tra le varie attività che studiano il luogo del reato vi è la Bloodstain Pattern Analysis (B.P.A.), ossia l’analisi delle tracce di sangue sulla scena del crimine, essa è una materia che studia i vari meccanismi fisici con cui si generano le macchie di sangue (traiettorie, proiezioni, gocciolamenti, strofinii, lavaggi, ecc). Questo studio dimostra come la BPA può contribuire alla ricostruzione della dinamica di un evento criminoso.
Dallo studio delle tracce di sangue, si possono avere diverse informazioni. L’analisi delle caratteristiche delle tracce ematiche è condotta mediante la loro individuazione (dove sono collocate); la loro distribuzione, la loro morfologia, le loro dimensioni e successivamente la raccolta di tutti questi dati. Tuttavia va evidenziato che la tecnica della B.P.A. presenta molte limitazioni e errori, e deve saper rispondere a una semplice domanda: la Bloodstain Pattern Analysis è un metodo scientifico? Pertanto si comincerà a riflettere se la B.P.A. abbia attinenza con il metodo scientifico e non viceversa, visto che tale analisi dovrebbe essere frutto di un ragionamento. Una teoria, per poter essere considerata scientifica, deve osservare, spiegare, dimostrare e verificare fenomeni che siano osservabili e che rispettino i criteri ed i principi della logica.
Dalle sue proposizioni si devono poter trarre conseguenze precise che determinino un contenuto preciso alla teoria stessa. Come già detto, in questo studio vedremo come applicare questi concetti e come essi possano essere ritenuti validi o non validi. Il criminalista, dovrebbe seguire un lungo percorso di studi interdisciplinari e multidisciplinare e fra questi, particolare importanza assumono gli studi di filosofia delle scienze, di logica, di criminologia e, naturalmente, delle tecniche dell’investigazione criminale».