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Covid, a Mileto scuole chiuse almeno sino al prossimo primo maggio

Inizialmente prevista per oggi, la riapertura di tutti i plessi è stata procrastinata alla prossima settimana dopo il sostanzioso aumento del numero dei contagi

Covid, a Mileto scuole chiuse almeno sino al prossimo primo maggio
Il Comune di Mileto

Slitta il riavvio della didattica in presenza a Mileto. Almeno sino al prossimo 1 maggio. E questa volta non solo nei plessi interessati nei giorni scorsi da casi di contagio da Covid-19, ma in tutte le scuole di ogni ordine e grado attive sul territorio comunale.

La decisione di procrastinare ulteriormente la data in cui gli alunni potranno ritornare fisicamente in classe, in un primo tempo limitata al 24 aprile, è stata presa dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano – in accordo con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo economico “Galileo Galilei” Antonello Scalamandrè e i responsabili degli istituti privati “Santa Chiara” e “San Giuseppe” – dopo il sostanzioso aumento dei contagi da coronavirus, che in gran parte stanno coinvolgendo proprio alunni e persone adulte in vario modo collegati all’ambiente scolastico.

Ad oggi, i numeri parlano di ben 43 casi di positività a Mileto e nelle rispettive frazioni. Di questi, ben 34 attengono a vario modo ai primi casi emersi nel mondo della scuola.

«Tanti genitori – sottolinea al riguardo il primo cittadino – hanno chiamato segnalando preoccupati che i propri figli hanno avuto contatti con alcuni ragazzi positivi. A questo punto, ritengo doveroso, almeno per qualche giorno, e devo dire con mio sommo dispiacere, sapendo quanto sia importante la frequenza a scuola, dover sospendere le lezioni in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado di competenza comunale (Plessi Fondazione, Nicola Taccone Gallucci, Don Clemente Silipo, Via Trieste, Palazzo Romeo, infanzia, elementari, media). Almeno fino al primo maggio quando, insieme ai medici dell’Asp, avremo qualche giorno di tempo per capire se effettivamente il fenomeno contagi si sia fermato o meno o se alcune manifestazioni febbrili su alcuni ragazzi siano dovuti ad altro o al virus».

L’intervento del sindaco si conclude raccomandando a tutti i ragazzi «di fare vita ritirata e isolata, evitando rapporti sociali e usando sempre la mascherina e il distanziamento soprattutto quanto sopra non sia possibile».

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