Torre Parnaso nel degrado, Nicotera alla Soprintendenza: «Joppolo la metta in sicurezza»
La storica struttura ricade nel territorio nicoterese ma è stata ceduta da un privato al comune limitrofo. Da qui la richiesta d’intervento per il recupero formulata dall'assessore Leone
Si riaccendono i riflettori sulla storica torre Parnaso. Nelle scorse ore, su iniziativa del consigliere con delega alla cultura Pino Leone, Nicotera ha sollecitato un intervento della Soprintendenza di Reggio Calabria per la messa in sicurezza l’antica torre che, pur essendo proprietà del comune di Joppolo, ricade nel territorio comunale nicoterese.
La storia della torre Parnaso
L’esponente di Giunta, nella missiva, ha ripercorso le origini della struttura e il suo valore storico: «In località Parnaso, esiste una torre che Carlo V, su consiglio del viceré del tempo, don Pedro da Toledo, fece costruire lungo il litorale del reame napoletano per prevenire eventuali scorrerie dei pirati barbareschi, poiché le guardie che la presidiavano, stipendiate dalla città di Nicotera, erano incaricati di avvisare l’arrivo dei pirati stessi, accedendo dei fuochi di segnalazione. La torre, edificata nel 1542, faceva parte di un più ampio sistema di fortificazione che proteggeva le coste calabre tra cui la Torre di Santa Maria dell’Agnone a Nicotera e un altra in località San Nicola sempre in Nicotera, purtroppo andate perdute».
La cessione a Joppolo
In tempi a noi recenti, «il terreno che ospita il manufatto, che si trova all’interno dei confini comunali del nostro comune, era stato acquistato da un privato, l’ingegnere Laghi di Rosarno quale nel luglio del 2018, lo ha ceduto gratuitamente al confinante comune di Joppolo, il quale si proponeva di restaurarlo e di renderlo fruibile. Tuttavia – rimarca l’assessore Leone – a distanza di ben tre anni dalla cessione, il bene in questione – già dichiarato con Dm del 19 luglio 1977 del Ministero per i beni e le attività culturali, ai sensi della legge 1089/39, “di notevole interesse storico ed artistico poiché nonostante terremoti ed alluvioni del passatoi e del presente rimane un esempio quasi integro di fortificazione del periodo cinquecentesco del basso tirreno, era ed è un bene della collettività tutta, non di una singola cittadina ma dell’umanità” – rimane purtroppo in uno stato di assoluto degrado che ormai ne compromette visibilmente la stessa esistenza».
Chiesto l’intervento della Soprintendenza
Il legame con l’antica torre, per Nicotera e i suoi abitanti, è molto forte: «Visto anche l’attaccamento dei nicoteresi a questa importante testimonianza storica del nostro passato – conclude Leone – chiediamo alla Soprintendenza di intervenire presso le autorità comunali del comune viciniore, affinché con iniziative serie ed urgenti, metta in sicurezza la suddetta torre o qualora non ne avesse l’intenzione o la possibilità, di addivenire ad un accordo congiunto con il nostro comune, sotto la supervisione della Soprintendenza stessa, finalizzato alla presentazione di un serio progetto di recupero e fruizione, progetto che preveda la gestione associata dei due enti, sul bene in questione».